Ames - vinta la causa su riconoscimento contributi in part-time ciclico
Venezia 8 luglio 2020 - Il personale di Ames che presta servizio presso i Servizi Educativi del Comune di Venezia in part-time ciclico ha diritto al riconoscimento dei contributi previdenziali anche nel periodo non lavorato.
Lo ha deciso il giudice del lavoro Anna Menegazzo con sentenza n. 156 del 26/6/2020 dando ragione alla Funzione Pubblica Cgil e all’Inca Cgil di Venezia patrocinati dallo Studio dell’Avv. Moro e condannando l’INPS.
La vertenza riguarda le prime venti delle quaranta lavoratrici che si sono appoggiate alla Cgil per vedere riconosciuto l’accredito contributivo, mentre per le restanti è prevista una nuova udienza nel prossimo futuro.
È una sentenza che ci riempie di soddisfazione - dichiara il Sindacato – perché vede giustamente riconosciuto un diritto a tutto questo personale che lavora su 10 o 11 mesi con retribuzioni che si aggirano intorno ai 1.000 euro e su cui da anni come sindacato chiediamo che sia esteso il lavoro anche al dodicesimo mese per garantire una retribuzione dignitosa a questa parte fondamentale dei nostri servizi educativi. Lavoratrici che per anni non si sono viste riconoscere contributi nel periodo in cui la sospensione forzata dello stipendio è causata dal particolare contesto lavorativo nel quale prestano servizio. Considerando che la grande maggioranza di lavoratrici è stata assunta in Ames dal 2006, anno in cui la società ha preso in gestione i servizi ausiliari del Comune, il periodo contributivo riconosciuto è ragguardevole.
Auspichiamo – prosegue - visto che in altri casi analoghi il giudice del lavoro ha dato torto all’INPS, che questa lacuna burocratica venga finalmente sanata con opportuni chiarimenti legislativi così da poter dare a tutti i lavoratori in situazioni simili il riconoscimento dei contributi senza intraprendere lunghe cause che terminano sempre con la condanna dell'istituto di previdenza. Infatti nella sentenza si sottolinea come le spese di lite "seguono la soccombenza anche in considerazione dell'assenza di novità della sulla questione e della sussistenza di orientamento pressoché consolidato nella giurisprudenza anche di legittimità".
Nel frattempo, invitiamo tutto il personale che non ha partecipato alle prime cause a rivolgersi presso i nostri uffici per raccogliere la documentazione necessaria per procedere con l’azione legale. Aggiungiamo, infine, che la scelta di mantenere il personale con la retribuzione solo per 11 mesi è una scelta sbagliata e sulla quale chiediamo che il Comune riapra immediatamente il tavolo sospeso prima dell’emergenza.
È una sentenza che ci riempie di soddisfazione - dichiara il Sindacato – perché vede giustamente riconosciuto un diritto a tutto questo personale che lavora su 10 o 11 mesi con retribuzioni che si aggirano intorno ai 1.000 euro e su cui da anni come sindacato chiediamo che sia esteso il lavoro anche al dodicesimo mese per garantire una retribuzione dignitosa a questa parte fondamentale dei nostri servizi educativi. Lavoratrici che per anni non si sono viste riconoscere contributi nel periodo in cui la sospensione forzata dello stipendio è causata dal particolare contesto lavorativo nel quale prestano servizio. Considerando che la grande maggioranza di lavoratrici è stata assunta in Ames dal 2006, anno in cui la società ha preso in gestione i servizi ausiliari del Comune, il periodo contributivo riconosciuto è ragguardevole.
Auspichiamo – prosegue - visto che in altri casi analoghi il giudice del lavoro ha dato torto all’INPS, che questa lacuna burocratica venga finalmente sanata con opportuni chiarimenti legislativi così da poter dare a tutti i lavoratori in situazioni simili il riconoscimento dei contributi senza intraprendere lunghe cause che terminano sempre con la condanna dell'istituto di previdenza. Infatti nella sentenza si sottolinea come le spese di lite "seguono la soccombenza anche in considerazione dell'assenza di novità della sulla questione e della sussistenza di orientamento pressoché consolidato nella giurisprudenza anche di legittimità".
Nel frattempo, invitiamo tutto il personale che non ha partecipato alle prime cause a rivolgersi presso i nostri uffici per raccogliere la documentazione necessaria per procedere con l’azione legale. Aggiungiamo, infine, che la scelta di mantenere il personale con la retribuzione solo per 11 mesi è una scelta sbagliata e sulla quale chiediamo che il Comune riapra immediatamente il tavolo sospeso prima dell’emergenza.
July 8th, 2020