Aulss 3 - Oltre 1.500 firme contro l'accordo sull'Azienda Zero
Continua la raccolta di firme a sostegno dell’appello ‘i soldi dei lavoratori non si toccano’ rivolto all’Aulss 3 Serenissima perché non applichi l’accordo regionale che dà l’avvio all’Azienda Zero togliendo risorse economiche ai dipendenti del comparto.
Ad oggi abbiamo raccolto 1.543 sottoscrizioni che consegneremo nei prossimi giorni, ma non ci fermiamo qui e proseguiremo la raccolta.
Si tratta di un risultato molto positivo che rafforza la scelta di non aver firmato come Cgil Fp quell'accordo considerandolo negativo sia sul piano economico che sul piano occupazionale, dato che non scongiura eventuali esuberi.
Ma come andrebbe ad impattare l’accordo, se venisse applicato, sulle risorse destinate ai lavoratori dell’Azienda?
Abbiamo stimato un taglio strutturale e permanente dei fondi pari a 411.277 euro all’annocosì suddiviso:
L’impatto maggiore prodotto dalla riduzione dei fondi si avrà nell’applicare l’istituto delle progressioni orizzontali di carriera, che sono quello strumento che permette attraverso selezioni interne del personale - selezioni che si basano sui criteri della valutazione individuale, della formazione e dell’anzianità di servizio - di conferire ai lavoratori un aumento della quota stabile del loro salario.
Dalle stime che abbiamo fatto il taglio del fondo di questo istituto comporterà che 280 lavoratori non potranno vedersi attribuire la progressione pur avendo maturato il diritto.
La decurtazione delle quote economiche dei fondi partirà dal 1 gennaio 2018, quando ci sarà l’effettivo transito del personale e delle risorse economiche in azienda zero, il taglio sarà permanente e proseguirà negli anni successivi.
Speriamo quindi che per l’anno 2017 l’omogeneizzazione della produttività del personale delle tre ex aziende anche con le risorse provenienti dall'utilizzo dei piani di razionalizzazione non sia in discussione.
Invece a partire dal 2018, e per gli anni successivi con la perdita di risorse stabili il conseguente mantenimento dell’omogeneizzazione degli stipendi non sarà più sostenibile nemmeno attraverso le risorse derivanti dai piani di razionalizzazione come enfatizzato da chi ha firmato l’accordo regionale.
L’Ulss infatti ha calcolato di razionalizzare nel periodo 2018-2019 la somma di 2.010.375,39 euro da utilizzare per l’omogeneizzazione degli stipendi, per tale percorso servono all’anno 1 milione di euro quindi senza applicazione dell’accordo regionale saremo a posto, ma invece con l’applicazione dell’accordo regionale avremo un taglio in questo biennio di oltre 820 mila euro non riuscendo più a dare seguito al processo di omogeneizzazione degli stipendi.
Inoltre dal 2020, con il mantenimento della decurtazione annua di 411.277 euro e nessuna risorsa aggiuntiva, oltre a saltare l’omogeneizzazione si potrebbero addirittura ridurre gli stipendi.
La soluzione che proporremo alla direzione sarà quella di trasferire all’Azienda Zero la somma di salario accessorio corrispondente a quella percepita dei lavoratori oggi nell'ulss Serenissima e che si trasferiranno presso il nuovo ente.
È previsto il trasferimento in Azienda Zero dall'Ulss Serenissima di 29 lavoratori nei profili amministrativi e sanitari con relativa riduzione della dotazione organica.
È significativo rilevare come già ad oggi ci sia una riduzione del personale del comparto rispetto agli anni precedenti.
Infatti, guardando i dati forniti sul conto annuale della Ragioneria dello Stato, il numero di personale assunto a tempo indeterminato in Ulss Serenissima si rileva come nel periodo 2010 2015 sia diminuito di 115 unità e nel periodo 2015-2017 di 207 unità.
Andando poi ad analizzare alcuni ruoli specifici il personale amministrativo diminuisce nel periodo 2010-2017 di 105 unità. Un’ulteriore riduzione di dotazione organica del personale amministrativo vedrebbe compromesse le funzioni ad esso assegnate a partire dalla gestione economica del bilancio dell’ente, alla gestione delle pratiche amministrative del personale, alla gestione degli acquisti di presidi sanitari ecc.
Sul piano sanitario nel periodo 2010-2017 vi è una consistente riduzione del personale infermieristico di 220 unità, con tutte le conseguenti criticità che questa riduzione comporta (es mancati riposi del personal, doppi turni, ecc).
A questo punto cosa succederà se non ci sarà l'effettivo trasferimento di questi lavoratori? La preoccupazione maggiore è che l’Ulss dovrà ridurre comunque la dotazione organica come previsto dal protocollo e recepito dalla DGR 1251 attraverso anche mobilità del personale verso altre aziende sanitarie.
Questo punto ci preoccupa molto perché né il protocollo né la DRG 1251 escludono la possibilità che alla fine del percorso ci siano delle eccedenze di personale.
Abbiamo già diffidato il direttore generale dall'applicare il protocollo regionale inoltre impugneremo la delibera della Ulss sulla decurtazione dei fondi e tuteleremo i lavoratori, anche rivolgendoci al giudice del lavoro, rispetto al danno economico che subiranno.
Altra misura già in corso e quella di impugnare al TAR la delibera regionale 1251 del 8 agosto 2017.
Venezia, 5 settembre 2017.
September 7th, 2017