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AZIENDA ZERO - MOLTE CONSULENZE SULLE SPALLE DEI CITTADINI


È assolutamente grave che un ente nato per la razionalizzazione della spesa e l’efficientamento del sistema socio sanitario abbia già sperperato 1 milione di euro di risorse pubbliche tra consulenze e borse di studio.

Come Cgil non possiamo che essere indignati che all’interno dell’Azienda Zero si usino borse di studio del valore annuo di 30.000 euro che, a nostro avviso, mascherano veri e propri contratti di lavoro senza selezioni pubbliche, senza diritti e senza tutele.

Ci sono migliaia di giovani che nelle nostre università ambiscono ad avere una borsa di studio di qualche migliaio di euro e la Regione li umilia facendo passare come attività di ricerca la normale attività amministrativa, pagata con borse da migliaia di euro su cui ci piacerebbe che venissero resi pubblici i verbali delle assegnazioni e i curricula dei borsisti. Non vorremmo scoprire che in qualche “percorso professionale" sia prevalente l’attività di segreteria per qualche partito politico piuttosto che una brillante carriera accademica.

Consideriamo anche grave che si diano consulenze per migliaia di euro sulla vigilanza del progetto di finanza, 190.000 euro previsti, sulle procedure di funzionamento 40.000 euro o altri 40.000 allo studio Miazzi per difendersi da contenziosi su percorsi amministrativi gestiti dallo studio stesso. Tutte attività che dovrebbe svolgere la Regione o l’Azienda Zero e che invece vengono assegnate al privato quasi fosse una stazione di “sub-appalti".

Nelle Ulss i lavoratori della sanità fanno i salti mortali per tenere in piedi il sistema con particolare attenzione all’utilizzo delle risorse economiche, ad evitare inutili sprechi mentre si creano carrozzoni che utilizzano le risorse pubbliche con tanta leggerezza.

Quello che si configura pare essere un vero e proprio sperpero di risorse pubbliche dove c’è un misto tra spese improprie e utilizzo discutibile delle risorse pubbliche che non può essere considerato legittimo dalla Regione stessa, per cui ci chiediamo dove sia il ruolo di vigilanza del Dott. Mantoan e della direzione a cui fa capo.

Per tutte queste ragioni invieremo copia del materiale alla corte dei conti e valuteremo, in merito alle borse di studio, anche un esposto all’ispettorato del lavoro perché il rispetto della legalità è un requisito fondamentale per tutte le pubbliche amministrazioni.






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