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Azienda Zero - Un po' di numeri

UN CARROZZONE DA 300 PERSONE CON 1 DIRIGENTE OGNI 6 LAVORATORI

Prende corpo la fantomatica Azienda Zero che doveva essere per volontà dello stesso Presidente Zaia un ente snello ed efficace con il compito di modernizzare e razionalizzare la sanità veneta.

Scopriamo invece che la Direzione Sanità e Sociale del Dott. Mantoan propone un nuovo carrozzone da 300 persone infarcito di dirigenti che costerà milioni di euro alle tasche dei veneti.

Si prevede precisamente di spostare 30 unità dall’Ente Regione Veneto, dove si svolge una parte importante delle competenze affidate all’Azienda Zero, e ben 272 dalle Ulss del Veneto. La cosa oltremodo vergognosa è che si prevedono ben 52 dirigenti, retribuzione media 90.000 euro, sui 302 totali, pari a quindi 1 dirigente ogni 6 lavoratori.

Una spesa per la dirigenza che quindi si aggira, solo per l’Azienda Zero, a circa 5.000.000 euro!

Va tenuto anche conto che una parte dei 250 lavoratori del comparto saranno titolari di posizione organizzativa e quindi ridurranno ulteriormente il rapporto dirigenti/quadri e restante personale. Un vero carrozzone per lo sperpero di risorse pubbliche che, fosse solo l’anticamera dell’autonomia del Presidente Zaia, rischia di far cambiare idea anche ai più ferventi federalisti.

La cosa grave è che la Regione non sa come giustificare questo spreco di risorse pubbliche e quindi pretende di tagliare i fondi contrattuali delle Ulss del Veneto a prescindere da quale e quanto personale verrà spostato. Si fa pagare all’assistenza territoriale, alle Ulss, alla rete ospedaliera la costruzione del carrozzone andando a tagliare lo stipendio dei lavoratori delle Ulss che, come abbiamo evidenziato nelle nostre recenti indagini, sono sempre meno e più anziani.

Non si capisce nemmeno che cosa continueranno a fare i 174 lavoratori della Direzione Sanità e Sociale della Regione, dato che ne verranno trasferiti 30, e che non potranno più svolgere compiti che sono stati delegati all’Azienda Zero, come emerge dalle delibere su materie oggi trattate dalla Regione, ad esempio: risorse strumentali e risorse umani, professioni sanitarie, sistema informativo, acquisti centralizzati, edilizia ospedaliera, etc. Non si capisce nemmeno cosa continueranno a fare le 60 Posizioni Organizzative della Direzione Sanità e Sociale che oggi hanno un costo complessivo, in termini di incentivo, di ben 544.500 Euro per svolgere compiti importanti che però evidentemente verranno assegnati al carrozzone Azienda Zero.

La scelta che sta assumendo la Regione è quella di scollegare la riduzione dei fondi, che a livello regionale vale circa 3.000.000 di euro, al numero effettivo di lavoratori che usciranno dalle aziende e che oltre a risultare illegittima in quanto sottrae risorse senza alcun titolo giuridico ai lavoratori di quell’azienda viola anche lo stesso articolo 7 della legge 19/2016.

La procedura corretta sarebbe stata quella di spostare il personale sulla base delle funzioni che vengono delegate all’Azienda e sui compiti che quel personale svolge nelle Ulss. La scelta che si sta compiendo è quella invece di trasferire maggiori risorse all’Azienda Zero, in un meccanismo che taglia a tutte le Ulss, per poter premiare quella parte di personale “illuminato e supercapace" scelto direttamente dall’alto.

In molte Ulss del Veneto ancora non sono stati definiti i piani di razionalizzazione che dovrebbero produrre 4,5 milioni di euro di risparmi da riversare sull’armonizzazione dei trattamenti del personale e si racconta ai lavoratori che ci saranno altri risparmi da investire su di loro.

Come Cgil diffideremo le Aziende a tagliare i fondi dei lavoratori e, alla prima decurtazione dei fondi, porteremo tutte la documentazione alla Corte dei Conti e invieremo tutto agli ispettori del Ministero dell’Economia. Non è pensabile che possa esserci una sottrazione di risorse ai lavoratori del tutto discrezionale e utile solo a selezionare personale con la brillante qualifica di essere amico di qualcuno.

Venezia, 21 luglio 2017.

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