CENTRI IMPIEGO - SITUAZIONE CRITICA
Sono passati ormai quasi 9 mesi dall’approvazione della legge regionale che ha previsto il passaggio delle competenze e del personale delle politiche attive del lavoro all’Ente Veneto Lavoro.
Come Cgil dobbiamo constatare che questa fantomatica riforma è rimasta sulla carta in un regime di proroga che non produce alcun risultato e rischia di destrutturare il ruolo pubblico nel mercato del lavoro.
Il personale dei Centri per l’Impiego, che è stato progressivamente ridotto in questi anni non può riuscire a far fronte alle pressioni costanti che vi sono.
Città Metropolitana di Venezia
- Dipendenti in servizio n. 73 nel 2016
- Dipendenti in servizio n. 63 nel 2017
- Dipendenti in servizio n. 55 nel 2018
Un calo drammatico che determina inevitabilmente perdita di competenze e di professionalità e che rischia anche di compromettere la valorizzazione del personale interno che invece dovrebbe rappresentare la priorità visto che senza la dedizione costante che viene messa in campo da coloro che sono rimasti, con carichi di lavoro crescenti, i servizi sarebbero già saltati da un pezzo.
La destrutturazione del sistema pubblico rischia invece di tradursi esclusivamente in un percorso burocratico e formale in cui i Centri per l’Impiego, proprio per la grande mole di lavoro, rischiano di trasformarsi in timbrifici.
Non vorremmo anche che, come già avvenuto per la formazione professionale da parte della Regione, questa assenza di programmazione serva a trovare strumenti di privatizzazione di questi servizi accusando i lavoratori di responsabilità a loro non riconducibili.
Serve immediatamente condividere con le Organizzazioni Sindacali e la Rsu atti concreti a partire da:
La destrutturazione del sistema pubblico rischia invece di tradursi esclusivamente in un percorso burocratico e formale in cui i Centri per l’Impiego, proprio per la grande mole di lavoro, rischiano di trasformarsi in timbrifici.
Non vorremmo anche che, come già avvenuto per la formazione professionale da parte della Regione, questa assenza di programmazione serva a trovare strumenti di privatizzazione di questi servizi accusando i lavoratori di responsabilità a loro non riconducibili.
Serve immediatamente condividere con le Organizzazioni Sindacali e la Rsu atti concreti a partire da:
- un Contratto decentrato che valorizzi i dipendenti e le professionalità già presenti;
- un Piano di formazione reale e concreto non affidato ad agenzie interinali;
- un Piano di rafforzamento concreto del personale attraverso la definizione di concorsi pubblici.
Auspichiamo come Cgil che vi siano risposte immediate a queste problematiche che da troppo tempo non trovano risposte perché non siamo disposti a far pagare ai lavoratori dei Centri per l’impiego e agli utenti responsabilità che non sono loro.
Articolo su La Nuova Venezia 20/9/2018.
September 18th, 2018