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Comune di Venezia - chi paga veramente il fantomatico risanamento del bilancio

I numeri illustrati dall’Assessore Romor in commissione bilancio sul personale in servizio dimostrano che sono i lavoratori che stanno pagando il fantomatico risanamento del bilancio del Comune di Venezia – dichiara – Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil.

Dai dati emerge come la riduzione di personale stia determinando un risparmio di circa 18 milioni di euro e come i lavoratori siano diminuiti di 434 unità. I fatti sono chiari – prosegue Giordano – i conti del bilancio che permettono a Brugnaro di utilizzare risorse aggiuntive ci sono solo grazie ai dipendenti che si devono sobbarcare maggiore lavoro e ai cittadini che perdono parte dei servizi – altro che l’efficienza della Giunta.
Quella applicata da Brugnaro è la semplice ricetta della destra anni 80 che ha tagliato i servizi pubblici riducendo il numero dei dipendenti.

Questo taglio di personale non può che inevitabilmente determinare un calo dei servizi erogati, un'esternalizzazione di parte degli stessi e un sovraccarico di lavoro per il personale in servizio.

Questi dati dimostrano come le nostre denunce sul malessere organizzativo sono reali e di come molti servizi come ad esempio l’anagrafe e lo stato civile, le scuole, i servizi sociali o i servizi al cittadino e alle imprese siano in grande difficoltà.

Come tutti sappiamo l’unico settore che registra una crescita è quello della polizia locale dove si arriva da 380 a 506 addetti. Su questo i commenti potrebbero sprecarsi, se non che la motivazione utilizzata dell’esigenza di sicurezza da parte della cittadinanza cozza con i risultati reali su questo fronte da parte dell’Amministrazione.

Come Cgil – conclude Giordano – continuiamo a chiedere un piano occupazionale diverso che sappia valorizzare le competenze interne, dia risposte a tutti i settori oggi in sofferenza e garantisca la continuità dei servizi ai cittadini fermando le esternalizzazioni.

12/12/2019



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