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Comune di Venezia: sciopero per Anagrafe, Stato Civile, Urp


Sciopero e blocco dello straordinario: così hanno deciso i lavoratori delle anagrafi, stato civile e Urp del Comune di Venezia al termine dell’assemblea tenuta il 18 aprile con le sigle sindacali Fp Cgil, Uil Fpl, Csa Ral, Diccap e Cobas e la Rsu dell’Ente.

Daniele Giordano (Fp Cgil) Mario Ragno (Uil Fpl), Sergio Berti (Csa Ral), Luca Lombardo (Diccap), Enrico Quieto (Cobas) e Gianpiero Bulla (RSU) spiegano che "Lo sciopero sarà articolato ad ore su più giornate di lavoro per dare continuità al percorso di protesta dei lavoratori che da troppo tempo aspettano risposte da questa Amministrazione".

Durante l’assemblea i lavoratori hanno evidenziato una situazione sempre più emergenziale dovuta soprattutto al fatto che la carenza di personale è diventata insostenibile. Dal 2016 ad oggi il personale è calato più del 20% e le prossime uscite dovute a pensionamenti o a coloro i quali hanno presentato domanda per accedere a "quota 100" non faranno che aggravare la situazione.

Per sigle sindacali e Rsu "è del tutto evidente che la scelta di continuare ad assumere solo e soltanto vigili sta portando sempre più servizi del Comune al collasso".

Nei mesi passati organizzazioni sindacali e Rsu avevano chiesto risposte chiare e precise su diversi punti come:
• Rafforzamento immediato del personale con procedure concorsuali riservate a personale per questi settori;
• Rafforzamento dei percorsi formativi specifici a partire dai continui cambiamenti normativi e agli ulteriori servizi da dover garantire;
• Riduzione del lavoro straordinario e comunque pagamento dello stesso che non può, proprio per le carenze di personale, andare a recupero;
• Definizione dell’indennità di condizioni di lavoro;
• Revoca della responsabilità del procedimento in assenza di corrispondente qualifica e inquadramento;
• Interventi chiari a garanzia della sicurezza del personale e dei servizi anagrafe oltre che alla sorveglianza degli spazi adibiti alla celebrazione dei matrimoni;
• Punti informativi, permanenti e non sporadici, che sappiano interfacciarsi con utenza sempre più multietnica.

Nessuna delle rivendicazioni – proseguono - è stata affrontata in modo serio dando risposte ai lavoratori e contribuendo per favorire un clima di lavoro positivo. Anche i pochissimi, lavoratori (3 sole unità) spostati in questi servizi sono state scelti senza una prospettiva dato che sono a pochi mesi dal pensionamento.
Abbiamo assistito solo a nuove sedi e ad effetti scenici che non cambiano la situazione difficilissima del servizio e le condizioni disastrose di lavoro del personale.

Per tutte queste ragioni l’Amministrazione non sta lasciando alternative ai lavoratori che proclamare lo sciopero del personale che vuole difendere la propria dignità, la propria professionalità e i servizi che con dedizione e fatica sta erogando alla cittadinanza.

Come organizzazioni sindacali e Rsu - concludono - solleciteremo anche il Prefetto e i rappresentanti istituzionali ad intervenire a tutela del personale e di questo servizio essenziale.

Venezia, 18 aprile 2019.