Comune di Venezia - uffici in tilt, servono nuove assunzioni
SERVONO SUBITO NUOVE ASSUNZIONI E TRASPARENZA SULLA MOBILITA’ DEL PERSONALE
Il Sindaco Brugnaro dispone l’assunzione di ulteriori 40 Vigili in formazione lavoro confermando che l’unico obiettivo di questa amministrazione è quello di far finta di occuparsi della sicurezza dei cittadini con uno pseudo presidio del territorio che dovrebbe essere assicurato dalla Polizia Locale.Sicuramente c’è bisogno di personale giovane che permetta di sgravare il corpo di polizia locale dai carichi di lavoro a cui è chiamato ma servirebbe anche costruire percorsi di formazione efficaci e concreti e non solo propagandistici sulla scorta degli slogan securitari dell’Amministrazione.
Con questo nuovo bando la Giunta Brugnaro si contraddistingue per aver assunto 70 vigili in formazione lavoro, 20 stagionali e altri futuri 40 per un totale di 130 unità tutte solo e soltanto in un settore. Appare anche surreale che questo personale verrà assunto solo per il turno notturno, dalle 19 all’1 di notte, e che quindi non contribuirà a sgravare tutti i turni del personale che sono allo stremo nell’arco dell’intera giornata e non solo la notte.
La mancata assunzione del personale precario, nessuna programmazione di concorsi per nuovo personale e la totale assenza di concorsi anche riservati al personale interno hanno provocato un carenza di organico ormai disastrosa in molti servizi/settori del Comune di Venezia.
L’esempio più clamoroso rimane quello dei Servizi Demografici quindi Anagrafe e Stato Civile dove l’Amministrazione nemmeno con l’ultimo bando interno è riuscita a sostituire i già previsti e prevedibili pensionamenti del Settore, lasciando chi lavora in quei settori in una grave condizione di pressione e di carichi di lavoro sempre più insostenibili.
Anche altri settori ci portano esempi negativi come, ultimo nell’ordine di tempo, il bando di selezione per il Servizio dedito al rilascio delle Autorizzazioni Paesaggistiche, materia delicata anche in termini di istruttorie tecniche, con forti volumi di pratiche presentate anche in termini quantitativi e in cui anche chi è stato riconosciuto idoneo dopo la selezione ad entrare in quel Servizio non ha avuto il nulla osta dal proprio Dirigente.
Per non parlare della situazione dei servizi educativi dove servirebbero assunzioni subito e l’esito disastroso del bando per le supplenti che non riuscirà a soddisfare le esigenze del servizio e ne determinerà nuovamente il collasso nei mesi a venire.
Per tutte queste ragioni servono regole immediate e chiare sulla mobilità del personale che, come avviene in altri enti di grandi dimensioni come ad esempio la Regione, definisca regole e criteri trasparenti dentro un piano di fabbisogni che metta al centro i servizi da garantire ai cittadini e non la propaganda politica.
Venezia, 16.01.2017
January 17th, 2018