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Comune Venezia - Anagrafi Ko



Servono interventi urgenti o ai lavoratori non resterà che restituire la delega

Continua ad essere grave ed insostenibile la situazione dei servizi anagrafe e stato civile del Comune di Venezia. Il clima che permane, basta visitare gli uffici nel territorio, è di grande esasperazione per la situazione drammatica che stanno vivendo gli operatori sia rispetto al carico di lavoro che alle tensioni continue con l'utenza che preme sugli uffici.

La totale assenza di programmazione in merito alle sostituzioni o alla mobilità interna è ormai clamoroso, l’Amministrazione nemmeno con l’ultimo bando interno è riuscita a sostituire i già previsti e prevedibili pensionamenti del Settore, lasciando chi lavora in una grave condizione di pressione e di carichi di lavoro sempre più insostenibili.

Anche questa mattina sono avvenuti disservizi che si pensa di coprire con lo spostamento coatto del personale durante l’apertura dei servizi stessi. Lavoratori che in molti casi sono stati anche puniti con valutazioni negative che non rappresentano minimamente il loro apporto al funzionamento del servizio. Sono stati espressi giudizi con il solo intento di differenziare le valutazioni per rispondere ad un mandato politico quando invece bisognerebbe solo ringraziare chi sta tenendo aperto un servizio solo con la forza della propria professionalità e dedizione.

Continua ad esserci una totale disorganizzazione della macchina Comunale di cui la Giunta e la Dirigenza sono responsabili sia sul piano politico che amministrativo. Anche la scelta di chiudere alcuni sedi nelle ex Municipalità, come il caso della Bissuola, si sta solo tramutando in una riduzione dei servizi e delle prestazioni.

Dobbiamo anche ricordare come i servizi anagrafe sono stati, come altri, colpiti dal licenziamento dei lavoratori precari che in molte realtà garantivano prestazioni essenziali.

Come Cgil riteniamo necessario e non più rinviabile un intervento dell’Amministrazione su questi temi:

  • Il rafforzamento immediato del personale viste anche le continue attività aggiuntive. In questi anni vi è stata una significativa riduzione, in alcuni casi del 30%, del numero di lavoratori in servizio in questi uffici anche aggravata dal licenziamento dei precari;
  • Riduzione del lavoro straordinario e comunque pagamento dello stesso che non può, proprio per le carenze di personale, andare a recupero;
  • Ripristino dell'indennità cancellata;
  • Chiarire la responsabilità del procedimento in assenza di corrispondente qualifica e inquadramento;
  • La previsione di percorsi formativi specifici a carico dell’Amministrazione vista anche l’esigenza di garantire nuove prestazioni come, ad esempio, le unioni civili o le carte d'identità elettroniche;
  • La totale e permanete garantita della sicurezza del personale e dei servizi anagrafe oltre che la sorveglianza degli spazi adibiti alla celebrazione dei matrimoni;
  • Punti informativi adeguati che sappiano interfacciarsi con utenza sempre più multietnica;
  • Discussione dei progetti specifici che interessano o possano interessare questo settore e loro rivalutazione economica.

Come Cgil in assenza di risposte non potremo che rivolgerci alla Prefettura per chiedere la verifica della possibilità di esercitare la delega ad operare da parti di lavoratori che rappresentano lo Stato senza essere tutelati.


Venezia, 5 aprile 2018.





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