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Decentrato Comune di Venezia - rotte le trattative


Come Organizzazioni sindacali Fp Cgil, Csa, Diccap e Uil Fpl e Rsu prendiamo atto che l’Amministrazione Comunale ha scelto di respingere dopo 15 ore di trattativa le proposte delle organizzazioni sindacali per difendere la scelta di distribuire ancora una volta unilateralmente le risorse contrattuali.

Come sigle sindacali abbiamo fatto proposte di buon senso per arrivare ad un nuovo contratto decentrato in particolare su questioni da tempo aperte come la mobilità interna, il sistema di valutazione e una distribuzione più equa delle risorse.

Abbiamo chiesto in modo chiaro che vi fosse una scelta di equità che guardasse a tutti i lavoratori, circa 2500, a fronte del fatto che le circa 200 Posizioni Organizzative non hanno avuto decurtazioni in questi anni a differenza del restante personale.

Come sigle e Rsu eravamo arrivati a diversi punti di mediazione, ad esempio l’individuazione di una produttività media di 1.500 euro per gli anni 2019/2020, che però dopo le numerose e prolungate interruzioni richieste dalla delegazione trattante, forse impegnata a conferire con l’autorità politica assente al tavolo, sono stati sconfessati con il chiaro intento di sottoscrivere un accordo che avesse una valenza esclusivamente elettorale relativa alla scadenza di mandato di questa Giunta.

È bene ricordare che i lavoratori del Comune di Venezia hanno visto in questi anni il taglio drastico dei compensi di produttività, da circa 3.000 euro lordi ai 650 euro lordi erogati dalla Giunta Brugnaro nel 2017, e che parliamo di retribuzioni medie di 1200 euro.

Oltre a tutto questo l’Amministrazione non ha in alcun modo controllato l’utilizzo delle straordinario che negli anni passati, producendo delle economie, contribuiva a salvaguardare parte della produttività. È per noi particolarmente grave che dopo le centinaia di assunzioni nella polizia locale e i migliaia di euro di progetti per la prima volta il fondo dello straordinario sia stato completamente utilizzato quando invece si sarebbe proprio dovuto determinare l’opposto.

L’Amministrazione si è dimostrata del tutto inaffidabile anche sul punto delle idee vincenti - dopo la sanzione della corte dei conti - che al momento non risultano ancora recuperate e che l’Amministrazione non intende in modo chiaro rimettere nel fondo dei lavoratori.

Risulta invece evidente che l’unica priorità è la gestione unilaterale dei progetti per premiare solo e soltanto quelle pratiche rispondenti alla propaganda politica dell’Amministrazione.

Come Rsu e sigle sindacali non siamo disponibili a piegare le risorse dei lavoratori alla propaganda dell’Amministrazione e quindi riteniamo indispensabile indire immediatamente lo stato di agitazione di tutto il personale senza escludere alcuna forma di lotta.