Decentrato Comune Venezia - nuova rottura
OGNUNO PER LA SUA STRADA - DUE IDEE DI SERVIZI AI CITTADINI
La Rsu e le organizzazioni sindacali Fp Cgil Cobas Csa-Ral Diccap Uil Fpl considerano grave che l’Amministrazione Comunale abbia impiegato, in questi 6 mesi, il fondo contrattuale in assenza di un accordo di distribuzione delle risorse economiche che ha condizionato nei fatti la trattativa in corso. A questa scelta si somma il fatto che non è stato aggiornato il contratto decentrato sulla base delle nuove indicazioni del Contratto Nazionale.
Come Rsu e sigle sindacali abbiamo sempre esercitato un atteggiamento di grande responsabilità, anche rischiando di non essere capiti dai lavoratori, e per questo siamo andati al tavolo dopo aver fatto un percorso partecipato frutto delle assemblee delle scorse settimane e del voto democratico.
La Rsu e le organizzazioni sindacali ribadiscono la propria proposta di garantire attraverso la performance individuale ed organizzativa una produttività media di 1500 euro.
La cifra richiesta rispetto ai circa 1300 euro del 2018 era facilmente raggiungibile in considerazione delle risorse derivanti dal contratto nazionale, che sono pari a 240.000 euro, che verranno invece utilizzate per scelte che non riguardano tutto il personale.
A quelle risorse si è aggiunto il recupero delle idee vincenti dopo la sanzione della corte dei conti, circa 410.000 euro, e che essendo soldi della produttività dei lavoratori devono essere usati per questo e non sempre e soltanto, come vuole fare la Giunta, per una parte limitata di lavoratori.
Come Rsu e Organizzazioni sindacali abbiamo ribadito l’esigenza di guardare anche al 2020 in modo da evitare decurtazioni retributive al personale, proprio in considerazione del fatto che non avremo più risorse come quelle delle idee vincenti, e pertanto gli eventuali risparmi derivanti dalle quote poste alla performance potranno essere portate all’anno successivo a garanzia di tutti i lavoratori.
La Rsu e le organizzazioni sindacali prendono atto che l’Amministrazione ribadisce invece la volontà di garantire una quota esorbitante di risorse ai progetti specifici dell’Ente per 1.200.000 euro (+150.000 euro sul 2018)
L’impegno per i progetti che riguarderanno in particolar modo la polizia locale risultano oltremodo ingiustificati a seguito delle numerose assunzioni nel settore ed in considerazione di un ulteriore aumento di circa 300.000 euro di indennità di turno che riguarderanno prevalentemente quel settore.
L’Amministrazione ribadisce la propria disponibilità a garantire la produttività a 1500 euro medi solo a quella parte di personale che aderirà ai progetti dimostrando come vi sia la volontà di piegare la pubblica amministrazione alle scelte politiche della Giunta.
La Rsu e le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile che l’Amministrazione utilizzi per scelte unilaterali le risorse derivanti dal contratto nazionale e perseveri nell’utilizzare le risorse derivanti
dal recupero delle idee vincenti per voci di spesa che nulla c’entrano con la performance del personale.
A tutto questo si aggiunge il fatto che il settore della polizia locale ha utilizzato in modo spropositato il lavoro straordinario andando a consumare, per la prima volta, tutto il fondo del lavoro straordinario con un aumento di spesa di più di 300.000 euro.
La logica di fondo della Giunta rimane quella dei progetti specifici che servono alla propaganda più che ai servizi ai cittadini.
Per quanto riguarda il piano normativo l’Amministrazione non ha dato nessuna apertura sulla possibilità reale di fruire delle ore di assemblea in considerazione della particolarità del nostro territorio.
L’Amministrazione ha confermato la propria indisponibilità a superare la distribuzione delle risorse con criteri discrezionali e di vicinanza all’Amministrazione confermando la scelta di impiegare
100.000 euro per le cosiddette eccellenze ovvero una sorta di 4% di lavoratori (circa 100 lavoratori) considerati più rispondenti alle linee di indirizzo dell’Amministrazione.
Avevamo anche chiesto un diverso equilibrio tra performance organizzativa e performance
individuale che desse un segno di equità ed equilibrio senza mai spingerci a chiedere una distribuzione a pioggia come avviene per I dirigenti del Comune su scelta del Sindaco.
È bene ricordare anche che la Giunta Brugnaro avrebbe potuto integrare negli anni il fondo contrattuale per circa 5 milioni di euro ed invece lo ha fatto per la metà dell’importo, circa 2,6 milioni, utilizzando le risorse che potevano andare ai lavoratori per altre scelte politiche. Lavoratori che così hanno perso circa ulteriori 1.000 euro annui di produttività e nonostante questo hanno continuato a lavorare con la stessa serietà, dedizione e professionalità.
A tutto questo si aggiunge un piano di fabbisogni di personale che guarda solo alla polizia locale lasciando in sofferenza moltissimi settori e penalizzando fortemente i cittadini.
Il piano dei fabbisogni non è stato in nessun modo oggetto di confronto e la chiusura, o la possibile riduzione, di servizi è responsabilità delle scelte politiche che si stanno mettendo in campo.
Anche su questo punto l’Amministrazione si è dimostrata assolutamente sorda e la crisi dei servizi
ai cittadini che si produrrà è totale responsabilità della Giunta.
Per tutte queste ragioni consideriamo grave e inaccettabile la proposta dell’Amministrazione e nel ribadire le nostre richieste auspichiamo una revisione delle scelte della Giunta senza le quali non potrà essere evitato un conflitto tra dipendenti e amministrazione.
Come sigle sindacali valuteremo tutte le azioni di lotta e tutti gli strumenti e saremo una presenza costante nella campagna elettorale che si è aperta per raccontare come la Venezia del lavoro e dei servizi pubblici sia stata smantellata da questa Giunta e come sia, oggi più che mai, necessario un progetto di rilancio della nostra città.
La Rsu e le organizzazioni sindacali Fp Cgil Cobas Csa-Ral Diccap Uil Fpl considerano grave che l’Amministrazione Comunale abbia impiegato, in questi 6 mesi, il fondo contrattuale in assenza di un accordo di distribuzione delle risorse economiche che ha condizionato nei fatti la trattativa in corso. A questa scelta si somma il fatto che non è stato aggiornato il contratto decentrato sulla base delle nuove indicazioni del Contratto Nazionale.
Come Rsu e sigle sindacali abbiamo sempre esercitato un atteggiamento di grande responsabilità, anche rischiando di non essere capiti dai lavoratori, e per questo siamo andati al tavolo dopo aver fatto un percorso partecipato frutto delle assemblee delle scorse settimane e del voto democratico.
La Rsu e le organizzazioni sindacali ribadiscono la propria proposta di garantire attraverso la performance individuale ed organizzativa una produttività media di 1500 euro.
La cifra richiesta rispetto ai circa 1300 euro del 2018 era facilmente raggiungibile in considerazione delle risorse derivanti dal contratto nazionale, che sono pari a 240.000 euro, che verranno invece utilizzate per scelte che non riguardano tutto il personale.
A quelle risorse si è aggiunto il recupero delle idee vincenti dopo la sanzione della corte dei conti, circa 410.000 euro, e che essendo soldi della produttività dei lavoratori devono essere usati per questo e non sempre e soltanto, come vuole fare la Giunta, per una parte limitata di lavoratori.
Come Rsu e Organizzazioni sindacali abbiamo ribadito l’esigenza di guardare anche al 2020 in modo da evitare decurtazioni retributive al personale, proprio in considerazione del fatto che non avremo più risorse come quelle delle idee vincenti, e pertanto gli eventuali risparmi derivanti dalle quote poste alla performance potranno essere portate all’anno successivo a garanzia di tutti i lavoratori.
La Rsu e le organizzazioni sindacali prendono atto che l’Amministrazione ribadisce invece la volontà di garantire una quota esorbitante di risorse ai progetti specifici dell’Ente per 1.200.000 euro (+150.000 euro sul 2018)
L’impegno per i progetti che riguarderanno in particolar modo la polizia locale risultano oltremodo ingiustificati a seguito delle numerose assunzioni nel settore ed in considerazione di un ulteriore aumento di circa 300.000 euro di indennità di turno che riguarderanno prevalentemente quel settore.
L’Amministrazione ribadisce la propria disponibilità a garantire la produttività a 1500 euro medi solo a quella parte di personale che aderirà ai progetti dimostrando come vi sia la volontà di piegare la pubblica amministrazione alle scelte politiche della Giunta.
La Rsu e le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile che l’Amministrazione utilizzi per scelte unilaterali le risorse derivanti dal contratto nazionale e perseveri nell’utilizzare le risorse derivanti
dal recupero delle idee vincenti per voci di spesa che nulla c’entrano con la performance del personale.
A tutto questo si aggiunge il fatto che il settore della polizia locale ha utilizzato in modo spropositato il lavoro straordinario andando a consumare, per la prima volta, tutto il fondo del lavoro straordinario con un aumento di spesa di più di 300.000 euro.
La logica di fondo della Giunta rimane quella dei progetti specifici che servono alla propaganda più che ai servizi ai cittadini.
Per quanto riguarda il piano normativo l’Amministrazione non ha dato nessuna apertura sulla possibilità reale di fruire delle ore di assemblea in considerazione della particolarità del nostro territorio.
L’Amministrazione ha confermato la propria indisponibilità a superare la distribuzione delle risorse con criteri discrezionali e di vicinanza all’Amministrazione confermando la scelta di impiegare
100.000 euro per le cosiddette eccellenze ovvero una sorta di 4% di lavoratori (circa 100 lavoratori) considerati più rispondenti alle linee di indirizzo dell’Amministrazione.
Avevamo anche chiesto un diverso equilibrio tra performance organizzativa e performance
individuale che desse un segno di equità ed equilibrio senza mai spingerci a chiedere una distribuzione a pioggia come avviene per I dirigenti del Comune su scelta del Sindaco.
È bene ricordare anche che la Giunta Brugnaro avrebbe potuto integrare negli anni il fondo contrattuale per circa 5 milioni di euro ed invece lo ha fatto per la metà dell’importo, circa 2,6 milioni, utilizzando le risorse che potevano andare ai lavoratori per altre scelte politiche. Lavoratori che così hanno perso circa ulteriori 1.000 euro annui di produttività e nonostante questo hanno continuato a lavorare con la stessa serietà, dedizione e professionalità.
A tutto questo si aggiunge un piano di fabbisogni di personale che guarda solo alla polizia locale lasciando in sofferenza moltissimi settori e penalizzando fortemente i cittadini.
Il piano dei fabbisogni non è stato in nessun modo oggetto di confronto e la chiusura, o la possibile riduzione, di servizi è responsabilità delle scelte politiche che si stanno mettendo in campo.
Anche su questo punto l’Amministrazione si è dimostrata assolutamente sorda e la crisi dei servizi
ai cittadini che si produrrà è totale responsabilità della Giunta.
Per tutte queste ragioni consideriamo grave e inaccettabile la proposta dell’Amministrazione e nel ribadire le nostre richieste auspichiamo una revisione delle scelte della Giunta senza le quali non potrà essere evitato un conflitto tra dipendenti e amministrazione.
Come sigle sindacali valuteremo tutte le azioni di lotta e tutti gli strumenti e saremo una presenza costante nella campagna elettorale che si è aperta per raccontare come la Venezia del lavoro e dei servizi pubblici sia stata smantellata da questa Giunta e come sia, oggi più che mai, necessario un progetto di rilancio della nostra città.
June 22nd, 2019