In sala operatoria come in fabbrica
OSPEDALE DELL`ANGELO - RITMI DA CATENA DI MONTAGGIO
A fronte dell’aumento interventi negli ultimi 5 anni gli organici non sono stati adeguati, si sta esasperando l'aumento della produttività
FP CGIL - CISL FP - UIL FPL
Dopo una assemblea di due ore il personale delle sale operatorie dell’Ospedale dell’Angelo ha detto basta: ritmi insostenibili, una riorganizzazione che rischia di aumentare ancor di più il lavoro in un reparto dove la gestione degli interventi è sempre più difficile a causa della carenza di personale e della gestione organizzativa delle liste operatorie . Per questo ha dato mandato a Cgil, Cisl e Uil di chiedere un incontro urgente alla Direzione Generale e di avviare un percorso di mobilitazione.
L’attività operatoria dell'Ospedale dell'Angelo, ha visto negli ultimi 5 anni aumentare gli interventi del 45%: si è passati dai 12.254 del 2013 ai 22.542 del 2018.
Purtroppo l’aumento delle attività non ha visto un incremento del personale e la Direzione anziché investire sugli organici e accogliere il disagio presentato dai lavoratori continua a rispondere con proposte di riorganizzazione che non rispondono alle necessità perché non risolvono i carichi di lavoro elevati.
Si sta esasperando l'aumento della produttività, pronte disponibilità che durano anche oltre 10 ore, gestione da parte della dirigenza medica delle liste operatorie fuori controllo.
I lavoratori del gruppo operatorio sono concordi che va respinto questo modello che ricorda una catena di montaggio più che un ospedale accogliente e umanizzato.
Qui si curano persone, non si producono bulloni.
Il personale delle sale operatorie ritiene che si debba intervenire concretamente non sarà accettato nessun cambiamento organizzativo che non risolva le criticità.
Per tutte queste ragioni i lavoratori in assemblea hanno deciso che Il primo giugno, se non ci saranno risposte concrete, ci sarà una manifestazione del personale delle sale operatorie davanti all’ospedale dell’angelo per denunciare questa situazione.
L’attività operatoria dell'Ospedale dell'Angelo, ha visto negli ultimi 5 anni aumentare gli interventi del 45%: si è passati dai 12.254 del 2013 ai 22.542 del 2018.
Purtroppo l’aumento delle attività non ha visto un incremento del personale e la Direzione anziché investire sugli organici e accogliere il disagio presentato dai lavoratori continua a rispondere con proposte di riorganizzazione che non rispondono alle necessità perché non risolvono i carichi di lavoro elevati.
Si sta esasperando l'aumento della produttività, pronte disponibilità che durano anche oltre 10 ore, gestione da parte della dirigenza medica delle liste operatorie fuori controllo.
I lavoratori del gruppo operatorio sono concordi che va respinto questo modello che ricorda una catena di montaggio più che un ospedale accogliente e umanizzato.
Qui si curano persone, non si producono bulloni.
Il personale delle sale operatorie ritiene che si debba intervenire concretamente non sarà accettato nessun cambiamento organizzativo che non risolva le criticità.
Per tutte queste ragioni i lavoratori in assemblea hanno deciso che Il primo giugno, se non ci saranno risposte concrete, ci sarà una manifestazione del personale delle sale operatorie davanti all’ospedale dell’angelo per denunciare questa situazione.
May 22nd, 2019