Ires al 24%: mazzata per Ulss e Ipab
L’intervento deciso nella Legge di stabilità appena approvata di raddoppiare il valore dell’IRES avrà un impatto pesantissimo sui bilanci degli enti assistenziali e ospedalieri pubblici dell’area metropolitana di Venezia.
Secondo le nostre stime si tratta di una mazzata di quasi 3 milioni di euro totali in più per Ulss e Ipab se il Governo non interverrà con un decreto correttivo.
La scelta di applicare l’imposta al 24% anziché al 12% vedrebbe colpiti non solo gli enti del Terzo Settore, ma anche le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) e le Aziende Sanitarie.
Stiamo parlando di 12 IPAB (comprese le due Aziende Speciali), e delle 2 Ulss Serenissima e Veneto Orientale.
Per quanto riguarda le IPAB l’impatto che avrebbe la rideterminazione dell’IRES porterebbe la spesa da circa 1.237.142 Euro a circa 2.474.284 di Euro.
Secondo i nostri calcoli sarebbe l’IRE l’amministrazione più colpita che, secondo l’ultimo bilancio di esercizio consultabile (2017) ha pagato quasi 800.000 Euro, seguita dall’Istituto Pietà con 173 mila e dall’IPAB Mariutto con 150 mila. Si tratta di amministrazioni che presentano tra i redditi patrimoni consistenti come immobili e terreni.
Va detto che nella raccolta dei dati, disponibili in internet nella sezione amministrazione trasparente dei loro siti, non sempre le Amministrazioni prese in esame hanno indicato espressamente l’ammontare dell’IRES, tenendola aggregata sotto la voce "imposte sul reddito di esercizio".
Questo aumento dei costi non farà altro che spingere per la privatizzazione delle Ipab con la conseguente trasformazione in Fondazioni o il possibile aumento delle rette per le famiglie.
La scelta del Governo rischia di smantellare il nostro importantissimo patrimonio di assistenza socio sanitaria e di favorire ancora una volta gli interessi privati.
Ricordiamo che proprio recentemente il Comune di San Donà ha deciso per la privatizzazione dell’Ipab Monumento ai Caduti e sono moltissimi i casi in cui vi è l’esternalizzazione di alcuni reparti/servizi.
Per queste ragioni se la maggioranza che governa la Regione intende tutelare realmente le Ipab dovrebbe superare gli slogan e procedere urgentemente ad approvare la riforma che da tempo giace in V Commissione.
Anche le Ulss saranno fortemente colpite da questa manovra: l’ULSS 3 dovrebbe versare oltre 2.878.000 Euro circa, mentre l'ULSS 4 circa 500.000.
Recuperare le risorse per coprire il taglio sarò tutt’altro che semplice dato che in questi anni si sono già fatti importanti processi di razionalizzazione della spesa e quindi si rischia di far pagare i cittadini e i lavoratori.
Sarebbe interessante capire da dove troveranno le risorse per arrivare a questi importi, non vorremmo si andasse ad attingere, come al solito, dalle spese per il personale riducendo o chiudendo servizi.
Come Cgil non vorremmo che qualcuno pensasse di risparmiare risorse non sostituendo i pensionamenti di medici e infermieri perché in quel caso ci opporremo con tutta la forza che abbiamo.
Auspichiamo anche che il Sindaco Brugnaro, che per garantirsi l’appoggio alla sua ricandidatura da parte della Lega annuncia di applicare subito le norme vergogna sui migranti, si occupi anche di tutelare la salute dei cittadini e invece di tacere prenda posizione pubblica contro questo taglio vergognoso alla salute di coloro che vivono e lavorano nella Città Metropolitana di Venezia.
Va detto che nella raccolta dei dati, disponibili in internet nella sezione amministrazione trasparente dei loro siti, non sempre le Amministrazioni prese in esame hanno indicato espressamente l’ammontare dell’IRES, tenendola aggregata sotto la voce "imposte sul reddito di esercizio".
Questo aumento dei costi non farà altro che spingere per la privatizzazione delle Ipab con la conseguente trasformazione in Fondazioni o il possibile aumento delle rette per le famiglie.
La scelta del Governo rischia di smantellare il nostro importantissimo patrimonio di assistenza socio sanitaria e di favorire ancora una volta gli interessi privati.
Ricordiamo che proprio recentemente il Comune di San Donà ha deciso per la privatizzazione dell’Ipab Monumento ai Caduti e sono moltissimi i casi in cui vi è l’esternalizzazione di alcuni reparti/servizi.
Per queste ragioni se la maggioranza che governa la Regione intende tutelare realmente le Ipab dovrebbe superare gli slogan e procedere urgentemente ad approvare la riforma che da tempo giace in V Commissione.
Anche le Ulss saranno fortemente colpite da questa manovra: l’ULSS 3 dovrebbe versare oltre 2.878.000 Euro circa, mentre l'ULSS 4 circa 500.000.
Recuperare le risorse per coprire il taglio sarò tutt’altro che semplice dato che in questi anni si sono già fatti importanti processi di razionalizzazione della spesa e quindi si rischia di far pagare i cittadini e i lavoratori.
Sarebbe interessante capire da dove troveranno le risorse per arrivare a questi importi, non vorremmo si andasse ad attingere, come al solito, dalle spese per il personale riducendo o chiudendo servizi.
Come Cgil non vorremmo che qualcuno pensasse di risparmiare risorse non sostituendo i pensionamenti di medici e infermieri perché in quel caso ci opporremo con tutta la forza che abbiamo.
Auspichiamo anche che il Sindaco Brugnaro, che per garantirsi l’appoggio alla sua ricandidatura da parte della Lega annuncia di applicare subito le norme vergogna sui migranti, si occupi anche di tutelare la salute dei cittadini e invece di tacere prenda posizione pubblica contro questo taglio vergognoso alla salute di coloro che vivono e lavorano nella Città Metropolitana di Venezia.
Venezia, gennaio 2019
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January 4th, 2019