In merito al nuovo piano socio sanitario del Veneto non possiamo che rivendicare una vera discussione pubblica sull’asse portante della nostra struttura istituzionale e sociale che è la tenuta e il rilancio del sistema socio sanitario Veneto.

Come Sindacato chiediamo una discussione pubblica sull’attuale situazione del sistema socio sanitario del Veneto invece di assistere a roboanti presentazioni dentro a lussuose ville.

Serve un confronto aperto con tutti i soggetti della sanità e del sociale ma anche con tutti i cittadini perché stiamo parlando del futuro della salute.

Come organizzazione non ci interessano slide o passerelle ma proposte concrete di rilancio del sistema che passano necessariamente da: assunzioni di personale, costruzione della rete territoriale, riforma delle Ipab e definizione di una vera e concreta rete per la presa in carico delle persone.

Per tutte queste ragioni aspettiamo il testo definitivo del provvedimento che verrà prodotto dalla Giunta e saremo un interlocutore attento e propositivo. Chiediamo però che il confronto sia vero e non sia una finta celebrazione di risultati fantomatici ma si affrontino questioni come: il fallimento della costruzione delle medicine di gruppo o le aperture serali e festive di cui non sappiamo costi e benefici apportati alla popolazione.

Come Cgil non vogliamo il libro dei sogni ma impegni concreti su come far rientrare il Veneto tra le migliori regioni italiane e su come valorizzare i lavoratori della sanità senza i quali nessun risultato potrebbe essere raggiunto.