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Piano assunzioni Comune di Venezia - propaganda e svilimento del lavoro pubblico

PIANO ASSUNZIONI COMUNE DI VENEZIA
PROPAGANDA E SVILIMENTO DEL LAVORO PUBBLICO
MERCOLEDI 12 FEBBRAIO SAREMO DAL PREFETTO

Venezia, 11 febbraio 2020 - "Il 50% di nuove assunzioni destinate alla Polizia Locale. Ancora una volta il Comune di Venezia punta sulla propaganda della sicurezza e non dà risposte adeguate ad altri settori dell’Ente che sono al collasso" - dichiara Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil.
Il Comune mette in campo misure che sono un brodino rispetto alla situazione attuale, casualmente il giorno prima dell’incontro in Prefettura, ma non rappresentano lo choc assunzionale di cui l’ente avrebbe bisogno per far fronte alle numerosissime uscite per pensionamenti.

Ci si dimentica ancora dei servizi più vicini al cittadino, come anagrafe, stato civile, urp che hanno visto l’organico scendere del 20% in poco più di tre anni, non vengono potenziati i servizi educativi nonostante le imminenti uscite e il personale sempre più anziano. Qui rischiamo l’interruzione di pubblico servizio in moltissimi settori.
Non possiamo non rimarcare come le mancate assunzioni abbiano prodotto l’esternalizzazione della maggior parte delle biblioteche e come su molte servizi si stia ragionando di nuovi appalti.

A fronte di questo piano di assunzioni sono stati lasciati a casa precari che erano una risorsa per il Comune visto che lavoravano da moltissimo tempo in quegli uffici ora in forte sofferenza e conoscevano il lavoro.
Non viene precisato, nelle dichiarazioni trionfalistiche del Comune che molti dei posti messi a bando prevedono assunzioni in Contratto Formazione Lavoro: in pratica viene raddoppiato il periodo di prova del neoassunto con uno svilimento del ruolo del lavoratore rendendolo più vicino all’amministrazione.

Come Cgil - prosegue Giordano - più volte avevamo chiesto un confronto che è stato sempre negato e per fare in modo che fossero anche adeguatamente valorizzate le risorse interne. Moltissimi lavoratori si sono formati, hanno accresciuto le proprie competenze e non vengono mai tenuti in considerazione.

La Giunta fa propaganda – conclude Giordano - noi mercoledì 12 febbraio saremo dal Prefetto dopo aver proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di alcuni settori e che è solo un primo appuntamento della protesta che stiamo mettendo in campo perché ci sono 300 lavoratori in meno che rappresentano meno servizi ai cittadini, tempi di risposta più lunghi e carichi di lavoro insostenibili.