Piano fabbisogni Comune di Venezia - la propaganda strangola i servizi
La Giunta del Comune di Venezia ha approvato il piano dei fabbisogni del personale ancora una volta senza nessun confronto con la Rsu e le organizzazioni sindacali.
Questa scelta non solo è sbagliata perché dimostra ancora la volontà dell’amministrazione di operare con azioni unilaterali nonostante esistano già sentenze che richiamano al confronto sindacale su queste materiema anche perché nel provvedimento non si trova traccia dei reali bisogni della città ma solo della propaganda del Sindaco che punta su altri 200 Vigili.
La giunta infatti prevede l’assunzione di ben 200 nuove unità nella Polizia Locale in due anni, seppure per 6 mesi prorogabili. Questo conferma la scelta di puntare forte su un settore che, non ci stancheremo mai di ribadire, per i numeri di personale in servizio oggi è caro solo per la propaganda del Sindaco. Non si danno risposte vere ai servizi con nuove assunzioni, dato che il riferimento parla in modo vago mobilità, comandi, scambi con altre amministrazioni oppure di assunzioni a termine. Ovviamente con questa Giunta la certezza che viene ribadita è che tutti i contratti saranno precari in perfetto stile da Agenzia Interinale quale qualcuno pensa di aver trasformato il Comune.
Oltre che sullo sbilanciamento sulla Polizia Locale e l’assenza di risposte concrete su assunzioni in settori fortemente in difficoltà, il sindacato evidenza l’allarmante dato prospettato dalle cessazioni del personale con preoccupanti ricadute sull’erogazione dei servizi. "Rischiamo di trovarci con uffici al collasso visto il numero di cessazioni previste (248 su 2.767 dipendenti in servizio) dato anche il fatto che il 37% dei dipendenti ha più di 55 anni.
Questo dato dimostra come servirebbe un’azione di rinnovamento in tutti i settori e che continuare a far invecchiare il personale della maggior parte dei settori non potrà che portarci al disastro e ad un collasso vero e proprio se una parte rilevante dei lavoratori interessati dalla cosiddetta "quota 100" dovesse accedere a questa possibilità.Come Cgil giudichiamo particolarmente grave che in questa delibera non vi è traccia di assunzioni in settori fondamentali come quello anagrafe e stato civile e su cui, a questo punto, auspichiamo un immediato intervento della Prefettura".
Andando ad esaminare più da vicino l’allegato alla delibera si può notare come il Comune di Venezia risulta avere una spesa per il personale significativamente bassa rispetto alle spese correnti se paragonata con quella dei due Comuni presi a riferimento, Padova e Verona.
Dai dati contenuti infatti mentre a Padova e Verona il personale pesa per il 30% sulle spese correnti, a Venezia non si è mai attestato oltre il 26%.
Va precisato che l’ultimo dato disponibile - 22,8% - si riferisce al 2014 (Commissariamento Zappalorto) e che il dato attuale dovrebbe essere ancora inferiore data la scelta dell’Amministrazione comunale di tagliare la produttività ai lavoratori.
Risulta anche particolarmente rilevante che la stessa Amministrazione denunci una carenza di personale e una sofferenza significativa dovuta alla distanza tra i numeri considerati ottimali, 3.146 unità, e il personale in servizio che è pari a 2.767.
Brugnaro in questi anni è quindi riuscito sì a ridurre il personale ma sono le sue stesse delibere a far emergere come quello oggi in servizio non sia sufficiente a garantire al meglio i servizi.
Anche rispetto alla possibilità di recuperare una quota di precari lasciati a casa non troviamo nessuna risposta possibile da qui al 2020.
Come Cgil riteniamo totalmente insoddisfacente il piano dei fabbisogni presentato, riteniamo grave che l’Amministrazione continui a puntare solo e soltanto sulla propaganda sulla sicurezza e non dia in alcun modo risposte a settori fondamentali per i cittadini. Serve cambiare radicalmente segno e investire nel settore sociale, nei servizi educativi, negli sportelli ai cittadini e alle imprese e in quei servizi più vicino ai cittadini in difficoltà.
Per concludere potremmo dire meno "batman" per investire sulla città e sui diritti delle persone.
Venezia, 8 novembre 2018.
November 9th, 2018