Progetti di finanza affare solo per privati
Il peso dei progetti di finanza rappresenta una vera e propria emergenza per i bilanci delle Ulss del Veneto, oltre ad essere un affare solo per i privati che li hanno sottoscritti e un danno per i cittadini.
Come Cgil chiediamo da tempo un intervento da parte della Giunta regionale, invece è dal 2015 che sentiamo solo annunci. Allora si paventavano interventi addirittura legislativi, e oggi dovremmo accontentarci di un misero monitoraggio fatto dall’Azienda Zero, cosa che doveva già svolgere nel 2017.
Andando a vedere le misure adottate, se escludiamo la rinegoziazione del canone fatta dal Direttore Generale Dal Ben per l’Ospedale dell’Angelo, non registriamo alcun intervento concreto in questi anni.
Le Ulss del Veneto sono fortemente indebitate e i bilanci preventivi non possono che destare forti preoccupazioni, del resto l’atto della Giunta di intervenire rinviando la loro approvazione non fa che confermare che la sanità veneta rischia di andare incontro al collasso finanziario.
Come Cgil non possiamo che chiedere che la discussione apertasi nelle scorse settimane sul nuovo Piano Socio Sanitario non sia un’autoesaltazione celebrata sulle slide ma una vera discussione sul rilancio del sistema e sulla valorizzazione del personale che sta continuando, con sempre maggiore difficoltà, a fare il proprio lavoro con dedizione e professionalità.
Come Cgil chiediamo da tempo un intervento da parte della Giunta regionale, invece è dal 2015 che sentiamo solo annunci. Allora si paventavano interventi addirittura legislativi, e oggi dovremmo accontentarci di un misero monitoraggio fatto dall’Azienda Zero, cosa che doveva già svolgere nel 2017.
Andando a vedere le misure adottate, se escludiamo la rinegoziazione del canone fatta dal Direttore Generale Dal Ben per l’Ospedale dell’Angelo, non registriamo alcun intervento concreto in questi anni.
Le Ulss del Veneto sono fortemente indebitate e i bilanci preventivi non possono che destare forti preoccupazioni, del resto l’atto della Giunta di intervenire rinviando la loro approvazione non fa che confermare che la sanità veneta rischia di andare incontro al collasso finanziario.
Come Cgil non possiamo che chiedere che la discussione apertasi nelle scorse settimane sul nuovo Piano Socio Sanitario non sia un’autoesaltazione celebrata sulle slide ma una vera discussione sul rilancio del sistema e sulla valorizzazione del personale che sta continuando, con sempre maggiore difficoltà, a fare il proprio lavoro con dedizione e professionalità.
May 23rd, 2018