Report Sanità Veneziana
ULSS 3
i dati esaminati sono consultabili sul sito contoannuale.tesoro.it del conto annuale della Ragioneria dello Stato (2015/2017) e sul sito Ulss 3, sezione amministrazione trasparente (2018)
1) numero di personale – 2018
Si registra una diminuzione del personale medico, un trend peraltro confermato nell’ultimo triennio, che scende dai 1.096 addetti del 2015 ai 1.040 del 2018, pari a 56 unità. È il dato più basso degli ultimi 10 anni!
Rimane sostanzialmente costante il numero degli Infermieri (+26), che ora sono 3.217 rispetto ai 3.191 del 2015, ma erano 3.088 nel 2017, e degli OSS (+27) che salgono dai 966 del 2015 ai 993 del 2018. Nel primo caso si tratta di un’inversione di rotta, visto che il personale infermieristico era in costante calo dal 2013.
Per quanto riguarda gli OSS l’andamento del personale è altalenante nel quadriennio preso in esame (erano 966 nel 2015, aumentati a 987 nel 2016 e diminuiti di 21 unità nell’anno successivo).
2) fasce di età – 2018
Preoccupante il dato che emerge dall’analisi delle fasce di età del personale.
Medici: aumenta sia in termini percentuali che numerici il dato degli ultrasessantenni: 243 (23,3%) nel 2018 rispetto ai 203 (18,5%) del 2015.
Il personale "under" 40 aumenta di 6 unità rispetto al 2015 con un minimo aumento percentuale (1,3%). Da segnalare il calo di medici con età compresa tra i 50 e 60 (da 466 a 372), mentre quelli nella fascia 40/50 restano sostanzialmente stabili (-8 in termini assoluti, + 0.6%).
Infermieri: l’aumento del personale infermieristico rispetto l’anno precedente vede la crescita degli under 40 che nel 2018 rappresentano un quarto del totale: sono infatti 804 dei 3.217 in servizio. Sicuramente un dato incoraggiante per una professione che, come visto nelle ultime settimane, è costantemente sotto pressione.
Scende il dato dei lavoratori con età compresa tra i 40/50 anni (da 1.401 a 1.134), aumentano gli over 50 (da 1.137 a 1.279), la cui crescita viene comunque compensata dagli under 40.
OSS: nel quadriennio preso in esame 2015/2018 risulta in costante aumento il numero di lavoratori con età compresa dai 50 ai 60 anni che è anche la fascia di età più "numerosa".
Anche questo è un fenomeno preoccupante perché questo profilo è impiegato in mansioni gravose.
L’aumento del personale OSS in azienda non ha fatto registrare, a differenza di quello infermieristico, un abbassamento dell’età media. Ciò dimostra come a questa professione si affacciano in parte anche lavoratori che si sono "reinventati" una volta perso il precedente lavoro oppure che hanno fatto il "salto" nel servizio sanitario pubblico dopo molti anni in servizio in enti privati.
ULSS 4
I dati esaminati comprendono il periodo 2015/2017 e sono consultabili sul sito del conto annuale della Ragioneria dello Stato. Non è stato possibile esaminare il 2018, in quanto il portale aziendale non è aggiornato.
1) numero di personale
Rispetto al 2015, il personale medico, infermieristico ed OSS della Ulss 4 registra un aumento: +7 medici (da 347 a 354), +5 infermieri (da 984 a 989, ma nel 2016 erano scesi a 958) +18 OSS (da 278 a 296)
2) fasce di età
Medici – come per la Ulss 3 risulta in costante aumento il numero dei medici ultrasessantenni (+19 rispetto al 2015, +5%) non bilanciato da una crescita importante nella categoria under 50: pur aumentando di 11 unità nella fascia 40/50 (+2,5%) scendono da 63 a 56 i medici sotto i 40 anni.
(-2,4%). Cala anche il personale tra i 50 e 60 anni, -16 rispetto al 2015.
Infermieri – Crolla da 421 a 371 il numero degli infermieri con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, mentre, pur aumentando di 25 unità, la categoria 50/60 vede una crescita percentuale registrata del 3% rispetto al 2015. Effetto anche dei nuovi 48 infermieri sotto i 40 che rappresentano il 25% del personale.
Crescono da 29 a 41 gli addetti con più di 60 anni.
Oss: il 55% del personale ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni. Se consideriamo che il 12% dello stesso personale ha più di 60 anni arriviamo al dato monstre del 67%, più dei 2 terzi. 198 su 296.
Un dato allarmante sul quale bisogna intervenire anche perché accompagnato dal calo di addetti tra i 40 e 50 anni da 30.2% al 27%)
Questi dati si riferiscono alle persone in servizio, va assolutamente tenuto conto di come una parte importante di queste è in part time, con prescrizioni e limitazioni o fruisce della legge 104. Questo è dovuto sia dal fatto che le donne, che rappresentano la grande maggioranza del personale, devono farsi carico spesso della cura delle famiglie, talvolta anziane, ma anche del fatto che l'età media che avanza determina patologie invalidanti sempre più frequenti.
In queste settimane di emergenza stiamo cogliendo tutti quanto la sanità pubblica sia in difficoltà e di come ci sia bisogna di rafforzare gli organici, vista anche l’elevata età media, in considerazione anche dell’aumento dell’aspettativa di vita e dei bisogni di salute sempre più crescenti. I dati di questi mesi ci dimostrano anche come sia necessario ripensare tutta l’assistenza territoriale che deve essere un perno del sistema sanitario pubblico senza la quale la pressione sugli ospedali, anche per la mole di interventi rinviata, diverrà insostenibile.
Per questa ragione riteniamo che servano oggi più che mai fatti concreti a sostegno della nostra sanità pubblica e dei suoi lavoratori che non possono essere chiamati eroi nelle emergenze e poi tornare ad essere dimenticati.
Venezia, 24 marzo 2020
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March 25th, 2020