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SAN CAMILLO E STELLA MARIS SENZA RISPOSTE PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE

FP CGIL - CISL FP - UIL FPL

Dopo l’incontro avuto il 6 dicembre in Prefettura le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori hanno mantenuto un grande senso di responsabilità, continuando a fare il proprio lavoro con dedizione nella convinzione che fosse nell’interesse di tutti garantire un futuro alle strutture. I lavoratori del San Camillo e di Stella Maris riuniti oggi in assemblea devono invece denunciare lo stato di “abbandono" delle due strutture e una totale assenza di programmazione. Da due anni le Lavoratrici ed i lavoratori vivono una condizione di incertezza che non trova pace a seguito di possibili annunci di investimenti o di cessioni delle strutture. Sempre più spesso il personale guarda ad altre possibilità occupazionali e questo rischia di compromettere il patrimonio di professionalità delle strutture e la possibilità di un concreto rilancio.
I lavoratori continuano a vivere uno stato di emergenza che determina continui spostamenti che ricadono sulle condizioni di lavoro e sui pazienti e ospiti.
A questo si aggiunge il non mantenimento degli impegni assunti in Prefettura rispetto alla presentazione alle organizzazioni sindacali del piano di investimenti e del rilancio delle strutture. Abbiamo assistito ad annunci di possibili acquisizioni da parte di Villa Salus o di altri soggetti privati. Entrambe le strutture sono all’interno della programmazione regionale e per questo riteniamo che la rappresentanza istituzionale non possa più esimersi da assumere le responsabilità che le competono.
Per queste ragioni l’assemblea decide di indire/confermare lo stato di agitazione del personale che si sostanzierà con le seguenti azioni di lotta:
  • un'assemblea pubblica il prossimo 13 marzo presso il Consiglio Regionale del Veneto
  • Volantinaggi e presidi presso i mercati del Lido, Pellestrina e Chioggia
  • Sciopero generale dei lavoratori del San Camillo e di Stella Maris per il prossimo 10 aprile con manifestazione a Venezia

Informeremo l’utenza di quanto sta avvenendo e coinvolgeremo la cittadinanza perchè l’abbandono delle strutture ha una rilevanza sia sui servizi socio sanitari che sulla tenuta economica e occupazionale del nostro territorio.
Auspichiamo che le forze politiche, la proprietà e tutte le istituzioni diano risposte concrete e immediate ai lavoratori o le azioni di lotte saranno inevitabili.

Venezia 1 marzo 2018

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