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Sciopero Anagrafi Comune di Venezia - altissima adesione


Adesione oltre il 90% allo sciopero dei lavoratori di Anagrafe, Stato Civile e Urp del Comune di Venezia.
Gli uffici anagrafe di Mestre e Marghera sono rimasti chiusi, adesione totale anche allo stato civile con funzionari e dirigenti chiamati a celebrare i matrimoni previsti oggi.
Questa è la risposta straordinaria alle politiche del personale di questa Amministrazione sempre più attenta alla propaganda del Sindaco che ai servizi ai cittadini. I lavoratori sono arrabbiati dall’aumento dei carichi di lavoro e del mancato riconoscimento della loro professionalità.

Sono tanti i motivi che hanno portato a proclamare lo sciopero dopo un incontro fallimentare in Prefettura lo scorso 17 maggio e che si possono riassumere nella mancanza di risposte chiare e precise su:

• Rafforzamento immediato del personale con procedure concorsuali riservate a personale per questi settori;
• Rafforzamento dei percorsi formativi specifici a partire dai continui cambiamenti normativi e agli ulteriori servizi da dover garantire;
• Riduzione del lavoro straordinario e comunque pagamento dello stesso che non può, proprio per le carenze di personale, andare a recupero;
• Definizione dell’indennità di condizioni di lavoro;
• Revoca della responsabilità del procedimento in assenza di corrispondente qualifica e inquadramento;
• Interventi chiari a garanzia della sicurezza del personale e dei servizi anagrafe oltre che alla sorveglianza degli spazi adibiti alla celebrazione dei matrimoni;
• Punti informativi, permanenti e non sporadici, che sappiano interfacciarsi con utenza sempre più multietnica.

La carenza di personale è davvero drammatica: sono previste altre otto uscite da questi servizi che hanno visto, negli ultimi anni, un calo del 10% del personale. La proposta dell’Amministrazione di aumentare l’organico di tre sole unità è offensiva oltreché insufficiente nei numeri.
Chiaro che questo calo di personale porta all’aumento delle ore di straordinario dovuto alla crescita insostenibile dei carichi di lavoro che comporta, a sua volta, il rischio di errori nell’espletamento di pratiche delicate.
Non va dimenticato come, a causa della mancata programmazione del lavoro, il personale si trova a svolgere mansioni oltre i propri compiti e che non vengono loro riconosciute.

Vanno anche segnalati gravi episodi di aggressione nei confronti dei lavoratori che diventano bersaglio del mancato funzionamento dei servizi.
Servono assunzioni, una vera organizzazione del lavoro, riconoscimento della professionalità e misure di sicurezza.
È chiaro che di fronte a questa protesta l’Amministrazione deve rivedere le proprie priorità rispetto alle politiche del personale.
Come Sigle e RSU non possiamo permettere che servizi fondamentali vadano alla deriva e siamo pronti ad altre azioni di sciopero in caso di mancate risposte da parte di questa amministrazione.

Venezia, 7/6/2019.

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