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TRATTATIVA COMUNE DI VENEZIA - INTERROTTE LE RELAZIONI SINDACALI


Come Organizzazioni Sindacali Cgil, Cobas, Csa, Diccap, Uil e la Rsu prendiamo atto dell’impossibilità di proseguire le trattative con l’Amministrazione e interrompiamo le relazioni sindacali con il Comune di Venezia.

Alle ore 6 di questa mattina abbiamo dunque rotto le trattative, in quanto la delegazione di parte pubblica capeggiata dall’Assessore Romor ha deciso, evidentemente sulla base di valutazioni politiche estranee al merito del confronto, di chiedere alle organizzazioni sindacali e alla Rsu l’avallo "a scatola chiusa" di tutti i progetti specifici dall’Amministrazione.

Un comportamento grave e inaccettabile della delegazione trattante di parte pubblica che ha chiesto di invertire la discussione del tavolo di trattativa, a differenza di quanto deciso in Prefettura, e quindi di discutere la parte normativa solo a seguito della condivisione delle scelte economiche, rimettendo poi in discussione pure quest'ultima scelta.

Come Organizzazioni e Sindacali e Rsu proprio per il senso di responsabilità che ci contraddistingue e per dimostrare la nostra chiara volontà di arrivare ad un accordo abbiamo accettato comunque questa pregiudiziale posta dal Comune.

Precisiamo che al tavolo di venerdì scorso si era arrivati ad un’intesa di massima che doveva essere concretizzata ieri, dopo le dichiarate verifiche tecniche che intendeva fare la controparte, e che sarebbe dovuta servire a sancire una distribuzione più equa delle risorse.
Come Organizzazioni Sindacali e Rsu, nonostante giudicassimo non pienamente soddisfacenti le cifre economiche messe a disposizione, abbia difeso strenuamente questa impostazione anche in virtù della contemporanea discussione sul rinnovo del contratto degli Enti Locali, concretizzatosi nella notte, il quale avrebbe determinato sicuri passi avanti anche nell’impianto normativo.

Nonostante queste riflessioni l’Assessore Romor ci ha comunicato come pregiudiziale la condivisione dei criteri dei progetti senza dare la disponibilità alla contrattazione di ogni singola proposta.
Si è chiesto, nei fatti, alle organizzazioni di avallare "a scatola chiusa" l’utilizzo di 1.500.000 euro andando anche a legittimare progetti come lo spostamento delle educatrici, la produttività nella polizia locale data in base a criteri tutt'altro che meritocratici o la possibile esclusione di interi settori.

Come Organizzazioni Sindacali e rsu eravamo pronti anche a sottoscrivere l’intesa sulle risorse economiche e ad assumere l’impegno scritto, viste la reciproca esigenza di non perdere altro tempo, di chiudere anche la parte normativa, per noi ancor più importante, e i progetti entro e non oltre il 20 di marzo.

Nonostante i nostri ripetuti appelli a chiudere il confronto immediatamente e a darci un calendario di incontri che rispettasse le regole contrattuali è stata evidente la volontà di determinare, da parte della Giunta, le condizioni per una gestione autonoma ed unilaterale delle risorse dei Lavoratori.

Per tutte queste ragioni alle ore 6 di questa mattina abbiamo formalizzato la rottura delle relazioni sindacali, stante il grave attacco alle stesse, chiedendo un intervento direttamente al Sindaco che deve ora decidere se riaprire il confronto o confermare una frattura che non potrà che portare alla mobilitazione generale.