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TRATTATIVA COMUNE DI VENEZIA - NOTTE FONDA


Continua la logica unilaterale della riduzione dei diritti

Ieri notte si è interrotta per volontà dell’Amministrazione la trattativa sul nuovo contratto decentrato dei dipendenti comunali.

Come Cgil, Csa Ral, Diccap e Uil non possiamo che denunciare come la rottura delle trattative sia di totale responsabilità dell’Amministrazione che non vuole riconoscere il punto di vista dei lavoratori e la piattaforma sindacale.

Come parte sindacale eravamo disponibili a continuare senza sosta la trattativa per arrivare ad un accordo ma abbiamo dovuto prendere atto che invece si voleva l’ennesimo rinvio per portare il tavolo e la discussione a ridosso dell’udienza del giudice del lavoro dell’11 luglio e costringerci a chiedere, a quel punto l’ennesimo rinvio della sentenza.

Un gioco che serve solo alla Giunta Brugnaro per tenerci ad un tavolo inconcludente che salva l’Amministrazione dall’ennesima condotta antisindacale.

La Giunta Brugnaro si fa forte del contratto firmato con la sola Cisl per continuare ad utilizzare nel frattempo le risorse dei lavoratori in modo discrezionale e piegato alle volontà politiche. Abbiamo assistito ad una costante messa in discussione del Contratto Nazionale recentemente firmato ad eccezione delle parti che fanno comodo all’amministrazione. Traspare in modo chiaro un totale disprezzo di tutte quelle forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che servono a favorire il benessere psico fisico dei lavoratori. Questa Giunta sta decidendo di modificare unilateralmente le fasce di flessibilità oraria o le pause dei lavoratori senza alcun legame con l’organizzazione dei servizi ma semplicemente con l’intento propagandistico di Brugnaro che è lo stesso che nei primi mesi da Sindaco aveva annunciato la sua rivoluzione che avrebbe portato addirittura all’abolizione del cartellino. Nessuna di queste proposte, nonostante le nostre richieste, erano legate ad una diversa e più funzionale apertura dei servizi a cominciare da quelli che hanno un diretto rapporto con l’utenza.

Come Sindacato abbiamo invece sempre avuto un atteggiamento responsabile e prova ne è che:

  • abbiamo accettato una discussione sulla distribuzione del fondo 2018 in assenza del nuovo contratto decentrato;

  • abbiamo aperto il confronto sui progetti specifici e condiviso alcuni di essi nonostante la trattativa non fosse conclusa;

  • abbiamo più volte proposto all’Amministrazione un calendario di incontri serrati che la controparte non ha mai accettato.

Ieri notte seppur non soddisfatti stavamo provando a costruire mediazioni su temi importanti come la valutazione, la mobilità, la distribuzione della performance e che potevano trovare una composizione dentro ad un quadro generale che superasse il contratto separato.

Ci siamo trovati di fronte invece un’Amministrazione che ancora una volta chiedeva un rinvio negando addirittura la possibilità che venga, come nel resto degli enti, costituita la banca delle ore. Uno strumento di civiltà che consente a chi lavora oltre il proprio orario di lavoro di potersi riprendere, nel rispetto degli accordi, il proprio tempo.

Abbiamo anche provato a discutere di una distribuzione della performance che tenesse in conto i rispettivi punti di vista ma invece abbiamo registrato la totale chiusura e la volontà di continuare a perseguire una distribuzione discrezionale e unilaterale.

Prova di questo ne sono i progetti specifici che non hanno nulla di meritocratico o la chiara volontà dell’amministrazione di distribuire quasi il 70% a solo una parte dei lavoratori.

Abbiamo anche provato ad avere garanzie sugli impegni precedenti come il progetto trasversale, che avrebbe dovuto riguardare la maggioranza dei lavoratori, e che a distanza di mesi ancora non è stato presentato. Vediamo progetti sui vigili, sul cerimoniale che non abbiamo mai condiviso ma non c’è alcuna traccia di quello che interessa i settori che non fanno parte del cerchio magico della Giunta Brugnaro.

Purtroppo l’Amministrazione lavora solo sulle proprie priorità politiche che sono l’assunzione dei vigili per la propaganda del Sindaco e l’utilizzo discrezionale dei soldi dei lavoratori. Priorità che nulla hanno a che vedere con la qualità dei servizi alla città che, è sotto gli occhi di tutti, sono sempre più messi in discussione. Brugnaro si vanta di aver ridotto il numero dei dipendenti ma i cittadini sanno benissimo che questo vuole dire minori servizi e di minore qualità.

In questi mesi abbiamo anche dovuto assistere alla vergognosa selezione del personale da stabilizzare sul modello Umana la cui legittimità sarà tutta da dimostrare. Avremmo potuto usare questo ennesimo atto unilaterale come motivazione per una rottura drastica e invece, nell’interesse della città e dei lavoratori, abbiamo deciso di non porla come tema pregiudiziale al prosieguo del confronto e di agire in altre sedi senza interrompere la trattativa.

Tutto questo dimostra come l’Amministrazione si faccia forte del contratto firmato con la Cisl e condizioni costantemente la trattativa in corso.

Per questo riapriremo il confronto con i lavoratori senza escludere nessuna azione nei confronti dell’Amministrazione nella convinzione che il Giudice del lavoro cancelli il vergognoso contratto Brugnaro/Cisl e permetta una vera trattativa sindacale nell’interesse della città.

Venezia, 29/06/2018

FP CGIL – CSA RAL – DICCAP – UIL FPL