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Un Venerdì nero contro il lavoro nero

VENERDI 17 NOVEMBRE PROTESTANO GLI ISPETTORI DEL LAVORO

Anche a Venezia il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha deciso di attuare forme di protesta che rischiano di bloccarne le attività istituzionali, così come sta accadendo in tutto il territorio nazionale in adesione allo stato di agitazione nazionale proclamato dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Usb, Intesa per il personale Ispettivo ed Amministrativo dell'Ispettorato Nazionale

Il 14 novembre l’assemblea ha deciso di aderire allo stato di agitazione contro una politica che, ad un anno dalla nascita dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) come ente autonomo, che riunisce funzionari ex Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ispettori INPS e ispettori INAIL, ha ridotto la neonata agenzia ad una scatola vuota.

Il nuovo soggetto avrebbe dovuto garantire controlli più omogenei, completi e con minori appesantimenti burocratici nei confronti delle aziende visitate e dare impulso alle importanti attività ispettive e legali che garantiscono la tutela del lavoro e il recupero dei contributi evasi. Invece sono stati previsti ulteriori tagli alle risorse economiche, nel contesto di un CCNL dei lavoratori del settore pubblico non viene rinnovato da più di dieci anni e senza neppure ipotizzare l’apertura di un tavolo per la contrattazione integrativa.

L’attività ispettiva contrasta l’utilizzo del lavoro nero, lo sfruttamento dei lavoratori, e la conseguente concorrenza sleale:, fuori busta, mancati riposi giornalieri o settimanali, utilizzo improprio di istituti come il distacco di manodopera per eludere la normativa sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri con conseguente dumping nei confronti delle aziende italiane o come il subappalto nei cantieri pubblici per evitare infiltrazioni della malavita organizzata, violazione di norme a tutela dell’igiene e sicurezza nei cantieri edili, utilizzo di manodopera subordinata in forma di lavoro autonomo, sono tutti ambiti di intervento degli Ispettori del lavoro che vedono oggi gravemente minacciata la loro possibilità di agire efficacemente sul territorio.

Il Governo ha costituito sulla carta un nuovo Ente, inserendovi il personale di vigilanza di tre enti diversi, ma non ha poi provveduto ad un allineamento economico e contrattuale tra tutti gli ispettori della nuova Agenzia, determinando l’assurda situazione per cui colleghi che svolgono la medesima attività ed operano congiuntamente ricevono retribuzioni molto diverse, situazione che qualunque Ispettore considererebbe illecita in caso di accertamento nei confronti di una azienda privata.
Gli ispettori del lavoro chiedono dunque più dignità e il rispetto dei basilari principi del diritto del lavoro per chi opera a tutela dei lavoratori come ad esempio un’adeguata copertura assicurativa per i rischi connessi alla funzione ispettiva, tutela contro le aggressioni oggi sempre più frequenti durante il servizio esterno, adeguamento della dotazione strumentale di supporto nell’attività di vigilanza, riconoscimento della professionalità di chi opera negli uffici legali dell’ente in attività di difesa tecnica su delega e programma le attività di vigilanza, valorizzazione delle altre attività amministrative svolte dall’ufficio politiche sociali, equiparazione normativa, giuridica ed economica fra il personale ispettivo ed amministrativo degli enti previdenziali (INPS ed INAIL) e quello ex ministeriale anche alla luce delle delicate funzioni di Ufficiali di Polizia Giudiziaria svolte.

Per questi motivi anche gli Ispettori di Venezia hanno deciso di attuare dal 14 novembre le forme di protesta previste nel documento firmato dalle OO. SS. nazionali: non effettueranno più straordinari, non metteranno più a disposizione la propria autovettura per effettuare sopralluoghi presso le aziende della provincia anticipando le spese per il carburante. Dal 14 novembre pertanto il personale ispettivo effettuerà ispezioni solo con i mezzi pubblici e richiedendo l’anticipo di ogni spesa legata alla “trasferta", con pesanti ripercussioni sull’effettivo controllo dell’intero territorio provinciale, considerato che non sarà possibile raggiungere in tempi ragionevoli le aziende ed i cantieri.
Il personale amministrativo non effettuerà più orari straordinari.
Lo stato di agitazione proseguirà fino a quando gli Ispettori ed i funzionari dell’Ispettorato Territoriale di Venezia non vedranno riconosciuta la dignità professionale che spetterebbe a chi svolge un ruolo sociale così importante e, anche questo in contemporanea in tutta Italia, venerdì 17 dalle 9 alle 11 effettuerà assemblea sindacale di fronte alla Prefettura di Venezia, San Marco, 2661.

Venezia, 16 novembre 2017.


RSU – FP CGIL – CISL FP – UIL PA – USB PI


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