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Venezia - Contratto definitivo a misura di Brugnaro


BRUGNARO DECIDE DA SOLO SUI SOLDI DEI LAVORATORI E NON MIGLIORA NESSUN SERVIZIO

Ennesimo atto di arroganza di questa amministrazione che decide di sottoscrivere il contratto con il sindacato che si è scelto il Sindaco e che non rappresenta i più di 2.200 lavoratori che bocciarono con il referendum questo contratto.

La Cisl sta avallando il contratto di Brugnaro che è identico alle prime proposte della Giunta, identico all’atto unilaterale e ai provvedimenti precedenti.

Le scelte sono aggravate dal fatto che l’Amministrazione decide di premiare ancora di più le posizioni di vertice e la distribuzione individuale delle risorse.

Rimane tutta la propaganda sui progetti a cui viene assegnata la cifra vergognosa di 1.900.000 euro. E come tutti sanno poco o nulla c’entrano con i servizi ai cittadini ma molto con la propaganda di Brugnaro sulla sicurezza.

In questi anni è continuata a crescere la spesa e i premi per la dirigenza scegliendo di valorizzare solo la parte apicale dell’ente e punire tutto il resto nonostante la propaganda di Brugnaro e le lettere ai lavoratori in cui cerca di convincerli che il Sindacato sia il problema dell’Amministrazione e non le scelte sbagliate che sta compiendo.

Viene confermata la vergogna delle idee vincenti a cui vengono attribuiti altri 200.000 euro nonostante non ci sia la minima traccia dei risultati delle azioni del 2016. Auspichiamo che la corte dei conti, a cui come Cgil abbiamo presentato un esposto, blocchi questo scempio vergognoso di risorse pubbliche.

Il decadimento dei servizi con questa amministrazione rimane l’unica costante dell’azione di Brugnaro come dimostra: la chiusura e il depotenziamento dei servizi anagrafe e stato civile con la chiusura di alcune sedi, il disinvestimento nel territorio con la chiusura delle municipalità, la destrutturazione di tutta la rete delle prestazioni sociali, il costante uso personale della polizia locale che non solo non dovrebbe avere giubbotti antiproiettile scaduti, ma non dovrebbe essere posta a fare attività di antiterrorismo che non le competono e che mettono solo a rischio gli agenti e la cittadinanza.

Dobbiamo anche far notare ai colleghi della Cisl che non c’è la minima traccia di risorse per gli avanzamenti di carriera del personale, non c’è la minima traccia di un miglioramento dei servizi, si continua a perseguire la distruzione dei servizi educativi e si umiliano i lavoratori annunciando come grandi rivoluzioni la banca delle ferie o il telelavoro.

Per tutte queste ragioni continueremo il percorso giudiziario contro l’ente, il 28 settembre ci sarà la prima udienza, ma è del tutto evidente che dovremo mettere in campo una reazione dura alla gestione padronale del Comune di Venezia.


Venezia, 22.09.2017




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