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VENEZIA - PROGETTI SPECIFICI DELLA POLIZIA LOCALE



SOLDI A PIOGGIA PER LA PROPAGANDA DEL SINDACO

I Progetti Specifici per il corpo di Polizia Locale che sono stati recentemente varati confermano tutta la nostra contrarietà ad un utilizzo distorto e poco trasparente delle risorse pubbliche e per questo denunzieremo tutto alla Corte dei Conti.

Il Sindaco sta utilizzando risorse pubbliche per aumentare la “sicurezza percepita" dei cittadini e non per estendere e potenziare servizi. Si sta paragonando l’attività della Polizia Locale a quella che potrebbe fare un nuovo lampione per l’illuminazione o la verniciatura di un sottopasso. Tutti strumenti che come sappiamo possono incidere sulla “sicurezza percepita" dei cittadini, ma non c’entrano nulla con il potenziamento ed il rafforzamento dei servizi pubblici.

Secondo il regolamento della performance, approvato dalla giunta Brugnaro, la valutazione del grado di raggiungimento del progetto è posta in capo al Direttore di Direzione e quindi in questo caso dovrà essere il Comandante Marco Agostini a valutare il raggiungimento degli obiettivi. Si delega invece, nei fatti, ai colleghi o agli operatori stessi, determinando una sorta di sistema di “autovalutazione" che evidentemente serve solo ad elargire risorse a pioggia ad un numero selezionato di operatori.

Risulta chiaro dalle schede di valutazione che gli obiettivi sono del tutto fittizi a partire dal fatto che servirà un vigilantes che scorta il vigile per valutare la ridicola e vergognosa riduzione delle pause fisiologiche per percepire l’incentivo.

Tutto questo non ha in alcun modo a che vedere con la valorizzazione del Corpo e con le competenze che gli sono attribuite e dimostra ancora una volta che Brugnaro non sa nemmeno cosa sia lontanamente il merito e la sua valorizzazione. Scherzosamente potremmo, utilizzando slogan del passato, dire: più progetti per tutti! Tanto pagano i cittadini.

A questo aggiungiamo il fatto che si prevede l’introduzione del lavoro a cottimo con l’introduzione normata del plus orario senza recupero.

Nei progetti si specifica che l’orario eccedente le 6 ore non potrà essere pagato come straordinario e andrà a determinare ore a recupero che potranno però essere fruite solo se il 60% del corpo è in servizio in quel momento. Si crea con questa scelta un meccanismo perverso in cui potenzialmente un 30% di vigili potrà fruire di progetti e riposi che vanno a sovraccaricare il lavoro dei restanti poco fortunati che non vi hanno partecipato.

Un sistema che serve solo a distribuire prebende con i soldi pubblici e che lede il contratto di lavoro e la normativa in materia di salute e sicurezza.

Per tutte queste ragioni presenteremo un esposto alla corte dei conti sperando di bloccare in tempo questo scempio senza far cadere le responsabilità sui lavoratori che dovranno restituire le somme e prepareremo anche una denuncia al giudice del lavoro per l’utilizzo distorto dell’orario di lavoro e dei mancati riposi del personale. Crediamo anche che questo sistema sia in contraddizione con la recente Riforma Madia che prevede che la maggioranza delle risorse della contrattazione decentrata sia rivolta alla performance del risultato dell’ente e alla valorizzazione dei servizi, non certo a fantomatici progetti.

Come Cgil crediamo che sia inaccettabile il continuo uso di risorse pubbliche da parte di questa Giunta per fare propaganda politica e non per garantire servizi ai cittadini. Ci auguriamo che la magistratura intervenga in tempi brevi per fermare questo scempio

Venezia, 9 luglio 2017.