Visite mediche - il Comune di Venezia non rispetta la sentenza
L’AMMINISTRAZIONE BRUGNARO SI SENTE AL DI SOPRA DELLA LEGGE
Il Giudice del lavoro con sentenza ha ripristinato il diritto dei lavoratori a fare prevenzione sanitaria ed a curarsi senza dover utilizzare le proprie ferie ma nonostante questo il Comune di Venezia continua a negare questa possibilità ai propri dipendenti.
Nonostante la sentenza del giudice del lavoro sia chiarissima l’Amministrazione continua a negare ai propri dipendenti la possibilità di fare prevenzione solo e soltanto per assecondare la campagna denigratoria di Brugnaro fondata sul nulla che vuole delegittimare i dipendenti che stanno contrastando lo smantellamento dei servizi pubblici e i dati, consultabili direttamente dal sito del Comune, di alcune direzioni che abbiamo preso ad esempio sono li a dimostrarlo.
* È bene ricordare che in tale percentuale sono ricompresi tutti i giorni di mancata presenza lavorativa a qualsiasi titolo verificatasi escluse le ferie (malattia, permessi previsti dalla L. 104/1992, tutti i permessi retribuiti previsti dalla normativa vigente, maternità, mandato elettorale, infortunio, aspettative senza assegni ecc.)
La sentenza del giudice del lavoro ha sancito che le assenze a titolo di malattia dei dipendenti del Comune di Venezia per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici sono giustificate ai sensi di legge, non solo con la certificazione del medico di base attestante lo stato di malattia ma anche con la mera attestazione di prestazione specialistiche, terapie o esami diagnostici rilasciata dal medico della struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o effettuato la prestazione
La Direzione Risorse Umane ha sempre imputato una mancata giustificazione affermando che, “se l’assenza è motivata per malattia, è necessaria la relativa certificazione medica attestante lo stato di malattia che non può ritenersi sostituibile con la mera attestazione di prestazioni specialistiche, terapie o esami diagnostici".
E’ inaccettabile vista la sentenza che in Comune di Venezia non si rispetti il giudice del lavoro e le sentenze non vengano applicate e che ci sia chi pensa di potersi ritenere sopra la legge.
Siamo stati purtroppo costretti a rivolgerci al giudice per ripristinare diritti cancellati dalla Giunta e dal contratto a firma a Cisl e abbiamo già diffidato il Comune e a questo punto saremo costretti, senza un ravvedimento immediato, a prevedere una richiesta per danni nei confronti dei lavoratori e ad un esposto alla corte dei conti e alla procura della repubblica.
Invitiamo quindi il Comune di Venezia a regolarizzare immediatamente la situazione di tutti i dipendenti che hanno dovuto utilizzare i propri permessi e le proprie ferie e siamo a disposizione di tutti i lavoratori che dovessero avere problemi con il riconoscimento dei permessi fruiti o da fruire e li invitiamo a rivolgersi ai nostri delegati sindacali o presso le nostre sedi.
L’Amministrazione si appella al nuovo contratto di lavoro delle funzioni locali che non c’entra nulla con il pregresso e con quanto sentenziato dal Giudice. Sulle nuove disposizioni si deve ancora aprire la trattativa sindacale per arrivare al nuovo decentrato e su cui le parole di Brugnaro, in Consiglio Comunale pochi giorni fa, non fanno certo sperare in una positiva conclusione. Auspichiamo che l’Assessore Romor si presenti presto al tavolo per chiarire alle organizzazioni sindacali gli eventuali nuovi indirizzi dell’Amministrazione sulle risorse dei lavoratori invece di fare mirabolanti minacce in Consiglio Comunale che non spaventano proprio nessuno.
Venezia, 3 giugno 2018
June 4th, 2018