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Mobilitazione Sanità Privata - Cgil, Cisl e Uil ricevute dal Prefetto


Mestre, 24 agosto 2020 - Si è svolto questa mattina presso la Prefettura di Venezia l'annunciato presidio a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale della Sanità Privata, fermo oramai da 14 anni. Il presidio si è analogamente tenuto presso tutte le Prefetture d'Italia e si è reso necessario per rilanciare la protesta contro le associazioni datoriali di ARIS e AIOP dopo il vergognoso voltafaccia successivo alla firma della preintesa siglata il 10 giugno.
La firma definitiva era stata ipotizzata per il 31 luglio e avevamo regolarmente svolto le assemblee con il personale per presentare la pre-intesa in tutto il territorio. Purtroppo successivamente ARIS e AIOP nazionali hanno fatto un passo indietro e, con un comportamento vergognoso ed irresponsabile, hanno rilanciato pretestuose richieste e chiesto altre garanzie alle Regioni.

Ricordiamo che nel nostro territorio le Strutture che applicano il CCNL della Sanità Privata sono il Policlinico San Marco, accreditato per 150 posti letto, l'Ospedale Villa Salus con 178 posti, l'IRCSS San Camillo con 100 posti letto, l'Ospedale Fatebenefratelli con 78 posti letto oltre ai 103 posti della Casa di Cura Rizzola di San Donà di Piave. Un totale di ben 609 posti letto ai quali si sommano altri 46 di cosiddetti extraregione. Ricordiamo che applicano lo stesso contratto anche Fondazione Banca degli Occhi di Mestre e l'Associazione Nostra Famiglia di San Donà.

Questo comportamento non ha precedenti e rappresenta un insulto verso a tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, circa 1000 Lavoratori nella nostra Provincia, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto.
Siamo stati ricevuti dal Viceprefetto Vicario della Prefettura Dr. Sebastiano Cento e dal Capo di Gabinetto Dr. Giuseppe Genovese ai quali abbiamo spiegato la situazione e chiesto di farsi parte attiva attraverso i canali istituzionali, per trovare una soluzione finalizzata a risolvere la vertenza. Abbiamo ricordato come il Ministro Speranza e il sistema delle Regioni si è già impegnato a finanziare oltre il 50% dei costi legati al rinnovo contrattuale. Ma anche questo sembra non essere sufficiente.
Abbiamo altresì sottolineato come il rischio reale, nel nostro territorio, ma anche altrove è che non vengano garantiti i minimi assistenziali visto il continuo turn-over e la difficoltà di reperire personale.
I Rappresentanti delle Istituzioni hanno compreso la situazione e si sono dimostrati disponibili, tant'è che oggi stesso invieranno una nota al Ministero della Salute e dell'Interno per spiegare le nostre ragioni.
Ricordiamo che lunedì prossimo (31 agosto) si svolgeranno le assemblee generali con il personale in contemporanea presso tutte le strutture interessate.

Che i cittadini sappiano che questi soggetti fanno profitto con risorse pubbliche, che fanno pagare un prezzo altissimo ai lavoratori e non si fanno scrupoli e, come è accaduto durante la pandemia, di fare la loro parte solo se possono trarre profitto!