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Riapertura Scuole Comunali: falsa partenza


Venezia, 14 settembre 2020 - Ha dell’incredibile quello che ci è stato riportato dalle lavoratrici, del Comune e di Ames, in servizio presso le scuole materne Diego Valeri, Santa Teresa: ambienti sottosopra, non riordinati dopo l’esecuzione dei lavori di sistemazione, sporchi, con mobili ancora accatastati e, addirittura, per quanto riguarda la Diego Valeri, pare senza gli estintori. Questo nonostante il personale avesse fatto presente soltanto giovedì scorso agli uffici direzionali come ci fosse ancora tanto da lavorare in vista dell’avvio dell’anno scolastico.

Anche nelle scuole dell’infanzia Sant’Elena e San Francesco la situazione è stata portata alla normalità solo dall’intervento solerte delle ausiliarie che si sono trovate difronte una scuola praticamente inagibile.

Una situazione incresciosa, sulla quale chiediamo chiarimenti da parte dell’assessore Romor che in questi giorni non ha fatto altro che ribadire di come sarebbe stato tutto pronto per la riapertura.

Inoltre ci arrivano numerose segnalazioni da molte strutture che sottolineano le mancanze dell’Amministrazione per riaprire in sicurezza le scuole. Ci riferiamo assenza o scarsità di materiale come camici monouso e spray igienizzante e anche alle mancate sostituzioni di lavoratori fragili che per legge non hanno preso servizio. Mancanze frutto di improvvisazione organizzativa, come quelle dei percorsi diversificati di entrata e uscita.

Non va dimenticato come nelle scorse settimane si sono verificate decine di ritiri di bambini. Ciò dimostra che le famiglie hanno capito la grande disorganizzazione della macchina comunale che rischia ancora una volta di penalizzare i nostri servizi. Le famiglie in questa fase così difficile avevano bisogno di un comune che si dimostrasse attento a questi servizi è così non è stato.

Avevamo chiesto di potenziare gli organici, ma purtroppo anche questo non si è verificato confermando come il Comune abbia svolto in occasione della riapertura dei servizi educativi il "compitino" attuando il protocollo nazionale sulla sicurezza, ma nulla di più per erogare i servizi in maniera adeguata.

Su Ames la situazione è veramente difficile perché le molte mancanze organizzative che si sono registrate determinano un carico di lavoro insostenibile per il personale in servizio e la difficoltà a garantire tutti i compiti a cui sono preposte le ausiliarie. In molti casi le lavoratrici di Ames si trovano ad essere vere e proprie tuttofare in ambienti dove non dovrebbe esserci improvvisazione.

Anche la situazione dei cuochi è tutt’altro che semplice dati i nuovi compiti che gli sono assegnati e che non possono certo svolgere senza gli adeguati rinforzi.

Avevamo segnalato tutte le criticità ad Ames e l’azienda aveva preso degli impegni che non ha rispettato.

Come sindacato avevamo anche chiesto un tavolo congiunto comune e ames proprio perché la scuola è una cosa sola e i problemi vanno affrontati insieme specialmente per il fatto che tutti sappiamo che è il comune a dare le linee di indirizzo. Avevamo anche chiesto di svolgere i tavoli in presenza per agevolare il confronto ma il comune si rifiuta di farlo perché vuole decidere tempi e modi della discussione e con gli strumenti della videoconferenza. Lo stesso comune che obbliga i dipendenti a fare la formazione in presenza non accetta di confrontarsi in presenza con il sindacato. Come Cgil chiediamo un urgente intervento di monitoraggio anche alla Prefettura o metteremo in campo tutte le azioni di lotta possibile del personale comunale e di ames.

Il Comune racconta alle famiglie che non aumenta le rette per la campagna elettorale e scarica sui lavoratori i costi di questa gestione.

E’ davvero preoccupante che in un periodo in cui l’amministrazione è tanto attenta alle inaugurazioni di ogni tipo abbia preso sottogamba quella forse più importante, visto il periodo emergenziale, che riguarda l’anno scolastico.