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Garanzia Giovani - ancora nessun effetto concreto

Analizzando i dati diponibili sul sito di Ente Veneto Lavoro, Garanzia Giovani continua non solo ad arrancare, ma addirittura vede in alcuni casi un peggioramento nei risultati.

Andando con ordine, complessivamente a partire dal mese di maggio del 2014 fino 30 novembre 2017 le adesioni sono state 105.824.

[fonte - VenetoLavoro]

Se andiamo a vedere i dati non possiamo che essere preoccupati dal fatto che l’Assessore Donazzan si dica soddisfatta quando:

  • Un numero consistente di adesioni (37.145, pari a circa il 35%) risulta annullato senza che sia stato sottoscritto il patto di servizio principalmente, come si legge nel report, per mancata presentazione al colloquio.

  • Il 35% ha concluso il patto di servizio (pari a 37.693), di questi ben 26.176 (pari al 69%) ha però abbandonato l’attività o perso i requisiti.

[fonte - VenetoLavoro]

Se andiamo a vedere quanti di coloro che hanno partecipato al programma stanno lavorando vediamo che:

[fonte - VenetoLavoro]


Solo il 54,00% di coloro che hanno partecipato al percorso di “Garanzia Giovani" hanno trovato un’occupazione grazie a questo strumento, mentre nel 2016 si era attorno al 56,00%. Dopo tre anni e mezzo di questo strumento ancora una persona su due non trova lavoro.

[fonte - VenetoLavoro]


Se andiamo invece a vedere tra coloro che hanno trovato un lavoro SOLO 6.615 giovani su 57.229 hanno un’occupazione a tempo indeterminato (erano 7.993 su 34.753 nel 31.01.2017) ossia il 7% di coloro che hanno aderito a Garanzia Giovani, in calo rispetto al 10,5% di fine gennaio.

Le forme del lavoro precario a seguito del percorso di Garanzia Giovani rappresentano comunque l’88% dei contratti in essere, perncentuale in aumento di ben 7 punti rispetto a gennaio 2017

Va evidenziato inoltre come hanno concluso il patto in 36.774 su 105.824, 34% che certifica il fallimento dello strumento garanzia giovani in veneto.

[fonte - VenetoLavoro]


È bene ricordare anche che il sistema delle imprese riceve un bonus variabile in funzione della tipologia di contratto con cui avviene l'assunzione, delle caratteristiche del giovane (profiling) e delle differenze territoriali. In particolare, gli importi ammontano a:

  • 1.500 euro per giovani dalla profilazione alta o 2.000 euro per quelli dalla profilazione molto alta, assunti con contratti a tempo determinato di durata pari o superiore ai 6 mesi

  • 3.000 euro per giovani dalla profilazione alta o 4.000 euro per quelli dalla profilazione molto alta, assunti con contratti a tempo determinato di durata pari o superiore ai 12 mesi;

  • da 1.500 euro a 6.000 euro, in funzione della classe di profilazione del giovane, per assunzioni a tempo indeterminato.

Servirebbe rafforzare la rete pubblica delle politiche del lavoro invece di destrutturarla come sta avvenendo da tempo. In questa logica non sono comprensibili scelte come quelle di aver privatizzato la formazione professionale o la totale assenza di assunzioni nei centri per l’impiego piuttosto che la carenza di investimenti.

Anche il trasferimento del personale fatto con un blitz attraverso il collegato alla legge finanziaria regionale non risponde in alcun modo alle esigenze del mondo del lavoro veneto.

Come ammesso dalla stessa Donazzan la legge di riordino delle funzioni del lavoro è ferma in terza commissione e senza un ridisegno organico non può esservi nessun vero rilancio.

Come Cgil ribadiamo comunque la nostra ferma opposizione al trasferimento di funzioni e risorse umane ad un ente statistico e di analisi come Veneto Lavoro nella gestione delle politiche del lavoro e siamo pronti a tutte le forme di lotta per scongiurare il passaggio diretto del personale dei centri per l’impiego.

17 gennaio 2018.




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