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ULSS 3 - SMALTIRE LE PRESTAZIONI - SERVE PERSONALE AGGIUNTIVO


Riteniamo insufficienti le rassicurazioni della Direzione dell'Ulss 3 in merito alla riprogrammazione delle visite dato che prenotare una visita in molti casi è diventata una gara di triathlon.

Gli utenti che chiamano il Cup trovano purtroppo spesso le linee occupate o vengono messi in attesa per tempi molto lunghi. Questo non è certo responsabilità dei lavoratori del Cup che stanno dando il massimo per dare risposte all’utenza in una situazione di sovraccarico pazzesca che fa emergere in modo chiaro come vi sia una carenza di personale.

Non è nemmeno chiara dove sia finita la riprogrammazione delle visite indicata dalla Regione Veneto. Non è chiaro se sia stata o meno realmente verificata dall’Ulss.

Le considerazioni che abbiamo letto sembrano confuse: tante prescrizioni non si possono fare on-line, gli anziani vadano di persona, i giovani usino le tecnologie, a Chioggia non è chiara la motivazione per cui se chiami il Cup paghi (viene applicato, per ammissione stessa del direttore Dal Ben, uno scatto alla risposta – leggasi balzello) e la libera professione nel frattempo pare avere un canale dedicato.

Abbiamo bisogno di una grande campagna informativa efficace e che consideri la platea di utenti, non i desiderata. Dobbiamo rassicurare gli utenti che dopo mesi di chiusura dei servizi devono recuperare visite, esami e quindi si aspettano risposte che non sono sempre facili da dare.

Ci pare che le difficoltà siano molto grandi e sarebbe meglio dire un "ce la stiamo mettendo tutta" e non "va tutto bene". Perché è sotto gli occhi di tutti che non sia vero.

I lavoratori dei Cup sono sommersi e ricevono indicazioni troppo vaghe e frammentate su come devono organizzare il servizio. Inoltre ai lavoratori dell'Ulss si cambiano gli orari, si sospendono le ferie come se non fosse accaduto nulla in questi mesi e tutto in nome di una effimera efficienza sbandierata alla opinione pubblica.

Sono molte le segnalazioni in merito al possibile reiterato blocco delle ferie per il personale sanitario. Purtroppo non ci si rende forse conto dello stress psicologico dei lavoratori della sanità per i mesi di Covid e si pensa di smaltire gran parte delle visite durante il periodo estivo senza adeguati rafforzamenti degli organici. Dove sono le tanto sbandierate assunzioni in sanità anche per gestire il piano di emergenza? Forse si pensa di utilizzare parte del personale di Dolo per coprire i buchi di organico e per questo l’Ospedale non deve ritornare a pieno regime?

Tutte domande che attendono da tempo una risposta e su cui non si può più attendere. Come Funzione Pubblica Cgil e Filcams Cgil chiediamo che si apra un confronto vero per la ripresa delle attività che tenga assieme il personale sanitario con tutti quei servizi considerati accessori e che invece sono parte integrante del sistema salute che deve procedere unito, tutelando i cittadini e i lavoratori che in questi mesi con grande dedizione hanno fatto funzionare il nostro sistema sanitario.